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EDOARDO SOLERI

Palermo, Soleri: “Gol da subentrato, ruolo preferito e maglia Pastore. Dico tutto…”

Palermo
Le dichiarazioni dell'attaccante del Palermo Fc, Edoardo Soleri, autore di quattro reti ed un assist nel campionato di Serie B appena concluso che ha visto la compagine di Corini sfiorare l'accesso ai playoff promozione.
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Edoardo Soleri a ruota libera nel corso di un'intervista concessa ai microfoni di StarCasinò. L'attaccante romano è stato assoluto mattatore e protagonista della promozione del Palermo targato Baldini in Serie B, realizzando dodici reti pesantissime e tutte subentrando in corso d'opera dalla panchina. Meno spazio e poca continuità di impiego nella stagione in serie cadetta appena conclusa, in cui comunque ha messo a segno quattro reti e due assist fornendo un contributo significativo e tangibile alla compagine di Eugenio Corini. Di seguito le dichiarazioni dell'attaccante cresciuto nel settore giovanile della Roma.

"Gol da subentrato? In settimana mi preparo al massimo in allenamento, cercando di farmi trovare pronto e sempre al meglio della condizione. Penso sempre come se dovessi giocare dall'inizio, poi se vado in panchina cerco di impattare al meglio la gara in corsa per sfruttare l'opportunità che mi concede il mister ed aiutare i miei compagini. Cresciuto in Argentina e Brasile? In Argentina ero davvero piccolissimo, sono andato lì quando ero nato e non ho avuto il piacere di giocare nella patria di Maradona. In Brasile ho iniziato a frequentare le scuole calcio e muovere i primi passi in questo sport. Mi è rimasta dentro le passione per il calcio di quei Paesi, come quelle che c'è da noi in Italia. Tre Nazioni  che amano il calcio più di ogni cosa. Stagione con 36 gol in 37 gare con la Primavera della Roma? Ovviamente è trascorso un po' di tempo, ricordo con piacere la tripletta realizzata contro la Lazio, a Roma il derby è molto sentito anche a livello di settore giovanile, quindi se devo focalizzare un momento top scelgo quello. L'intuizione di mister Muzzi che mi spostò da centrocampista ad attaccante? A lui devo molto, quando sono arrivato alla Roma è stato il primo tecnico che mi ha guidato. Fu una scelta figlia di una sua intuizione, non c'era particolare emergenza, ma lui da grande ex attaccante era convintissimo che potessi fare molto bene giocando davanti. Io sinceramente non ero molto convinto, ma alla luce dei fatti ci ha visto lungo il mister ed aveva ragione! Cosa mi è rimasto del mio bagaglio di centrocampista? Sicuramente la voglia di correre e lottare su tutti i palloni senza mai risparmiarmi. La mia duttilità in avanti ed il mio ruolo preferito? Credo che da attaccante centrale riesco ad esprimermi meglio, ho avuto la fortuna di avere allenatori che mi hanno schierato in più ruoli sul fronte offensivo e questo è un aspetto che sicuramente mi ha arricchito e mi ha fatto crescere professionalmente. Nel calcio moderno bisogna essere versatili e saper ricoprire più posizioni per essere utile alla squadra.  Preferisco però giocare da punta centrale. Il rigore ceduto a Vido contro il Modena? Un gesto spontaneo, ho un ottimo rapporto con Luca, sapevo quanto ci tenesse a realizzare il primo gol con la maglia del Palermo. Il penalty se l'era procurato lui, era giusto che lo calciasse e si prendesse questa meritata gioia. Rapporto con il dialetto palermitano? A volte lo capisco...altre meno! Come ringrazierei Brunori in caso di un assist davanti al portiere? Gli offrirei una cena volentieri e spererei di potergli restituire il favore quanto prima! Il numero 27? Mio fratello è appassionato di calcio argentino e mi ha suggerito di indossare la maglia che a Palermo portava un campione straordinario come Pastore! Ho visto che il Flaco ha regalato la sua maglia rosanero a Matteo Brunori, spero ce ne sia un'altra anche per me!  A chi mi ispiro tra Vlahovic, Dybala e Lautaro? Sono tre top player ma credo di somigliare e di ispirarmi più a Vlahovic. Il prossimo gol con la maglia del Palermo? Sogno di realizzarlo in rovesciata. La mia vita se non avessi fatto il calciatore? Mi sarei laureato in giurisprudenza e avrei fatto magari l'avvocato".

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