Mimmo Russo di Fratelli D’Italia: “E’ legittimo che venga ritirato un atto, non essendoci più la società di Zamparini, da quando la società è fallita. Ad oggi la nuova società (la SSD Palermo, ndr), che ha appena vinto il campionato anche grazie al coronavirus, perché gli è stata assegnata la Serie C, si trova già dentro lo stadio. Vorrei ricordare ai colleghi che il nuovo Palermo, non conosco il nome della società, fondato meno di un anno fa, ha ricevuto l'autorizzazione a introdursi all'interno dello stadio e di usufruire di alcune parti dell'impianto al fine di potere iscrivere la squadra al campionato. Senza questa condizione, la squadra non avrebbe potuto prendere parte alla Serie D. Allo stesso modo, quest'anno, il campionato prevede che le squadre iscritte debbano avere uno stadio. Quindi io credo che ci sarà da qui a poco un'accelerata da parte del “podestà” di Palermo, il sindaco Leoluca Orlando, che già l'anno scorso ha assegnato lo stadio senza nessuna convenzione, proprio per il fatto che veste quel ruolo di “podestà” - ha detto ironicamente. “Ora più che mai - ha aggiunto Russo - è opportuno che il Palermo abbia uno stadio dal momento che è stato promosso, quindi occorre una convenzione. Leggendo la nota del Palermo Calcio di qualche giorno fa si capisce chiaramente che questi signori sono là dentro e che vogliono la convenzione. Fermo restando che è possibile andare a votare in Consiglio Comunale la convenzione quando ci sarà l'atto deliberativo pronto con il contratto, chiaramente vorrei ricordare al consiglio comunale e a tutti quanti, che ci sarà da pagare l'indennità di occupazione di quest'anno: da agosto dell'anno scorso a oggi ancora il Comune di Palermo non ha ricevuto, da parte di questa squadra, nessun pagamento proprio perché si attendeva questa convenzione. Quindi è opportuno, a questo punto, che questi signori vengano avvisati che devono pagare un'indennità di occupazione, chechè ne pensi il Sindaco. Senza questo pagamento credo che non si possa neanche procedere a voltare al consiglio comunale l'atto deliberativo. Questo è un danno al Palermo Calcio, che ha causato un danno a Palermo città perché ad oggi non ha ricevuto una lira. Saranno circa 341 mila euro, piccolezze, ma qualcuno deve pagare. Io non voglio inserire questa cifra come debito fuori bilancio quando c’è qualcuno che dovrebbe pagare”.
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La politica stoppa Mirri e il Palermo: “A che titolo concessione stadio e gestione pubblicità? Ipotesi danno erariale”
Claudio Volante del gruppo misto: “La restituzione dell'atto comporta che vi sia stata una risoluzione del precedente contratto il che comporta a sua volta che ci sia stato un verbale di riconsegna con l'inventario allegato, perché noi siamo all'oscuro di tutte queste vicende. Quello che sappiamo sono solo le vicende giornalistiche legate a Zamparini e company, ma poi non abbiamo idea di cosa sia accaduto successivamente. Le questioni sono assolutamente legate tra loro perché dopo la restituzione segue la consegna che viene fatta a questa nuova società, la quale in questo momento sta operando in forza di un verbale che è stato di immissione in possesso. Motivo per il quale questi atti sono fondamentali e indispensabili. Per questo abbiamo bisogno di confrontarci con la dottoressa Rimedio: questi atti, infatti, non sono svincolati. Poi vorrei capire quanto incassiamo noi come Comune per la pubblicità fatta nel corso dell'anno e se questi proventi vanno alla ditta che ne ha il possesso, possesso in ogni caso molto precario perché non c'è nessun titolo, né convenzione. Non posso che meravigliarmi della leggerezza con cui, il nostro Sindaco, un esperto in diritto, possa avere sottovalutato un aspetto tanto importante. Il possesso di un bene immobile comporta tante responsabilità, come la custodia e la manutenzione. Io sono dunque convinto che questa questione non sia così semplice o così lineare: non si può restituire un atto senza avere contezza di tutto quello che sia accaduto nel frattempo. La scrittura risolutiva e la consegna dei locali com'è avvenuta? Io ho necessità di acquisire questi atti, come credo tutto il consiglio. Noi siamo responsabili dei nostri beni, non è il Sindaco che può disporne come vuole: noi diamo il controllo sul territorio, dobbiamo capire come sono andate le cose e a che titolo questi signori sono lì dentro”.
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