La querelle è partita nel pomeriggio con la seduta del consiglio comunale aperto dalla lettera della dottoressa Rimedio, dirigente del settore risorse immobiliari ricordando ai consiglieri “la richiesta già fatta a gennaio nella quale chiede la restituzione della convenzione con l'US Città di Palermo, la concessione in uso all'US Città di Palermo dello stadio ‘Renzo Barbera’”, ribadita l’8 maggio scorso, con la richiesta di procedere con una votazione per mandarla agli uffici competenti. La nota del 30 gennaio, porta come oggetto "Richiesta restituzione convenzione concessione in uso Stadio Renzo Barbera per durata anni 6". Questo il testo: "Considerate le vicende che hanno interessato la società Us Città di Palermo, l’amministrazione comunale ha deciso di procedere senza indugio a riprendere in consegna l’intero impianto sportivo al fine di disporne direttamente ovvero di affidarlo ad altro soggetto che si offrisse di ridare lustro alla città di Palermo e alla squadra di calcio rosanero. A seguito di avviso, il Comune di Palermo ha avviato una procedura esplorativa per l’acquisizione di manifestazione d’interesse da parte di società sportive per l’iscrizione della squadra di calcio della città di Palermo denominata Palermo al campionato di Serie D. E fra le proposte oggetto della valutazione è stata individuata la società Hera Hora srl, pertanto lo scrivente ha predisposto un nuovo provvedimento che sarà inviato agli atti del consiglio comunale".
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