Durante la seduta odierna, il consigliere Giulio Tantillo di Forza Italia ha aperto il dibattito sottolineando proprio questo aspetto. “Prima di restituire questo atto - ha detto Tantillo - vorrei che fosse chiaro che si tratta di un atto relativo al vecchio Palermo ed è evidente che vada restituito per questo, però vorrei capire se c'è un altro atto di giunta, se è stata fatta una nuova convenzione con la nuova dirigenza del Palermo Calcio”. Anche Ugo Forello del gruppo Oso si associa nel suo intervento a quanto detto dal collega Tantillo: “Ritengo che sia una cosa opportuna avere prima un chiarimento. Ovvio che noi non possiamo modificare una proposta di convenzione che in questo momento è agli atti del consiglio comunale e che riguarda non solo soggetti giuridici indifferenti, cioè la vecchia e la nuova società, ma anche categorie differenti (il vecchio Palermo per la Serie A e la Serie B, mentre quello nuovo con Serie D e Serie C, ndr). Quella era una convenzione che è stata presentata quando addirittura il Palermo era in altra categoria e che oggi è un altro soggetto giuridico”.
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Duro l’intervento di Cesare Mattaliano del gruppo misto e già presidente della commissione sport: “E’ un po' singolare questa richiesta. Circa un anno fa la commissione a cui faccio capo aveva chiesto all'ufficio patrimonio di capire a che titolo veniva dato questa struttura nella considerazione che non c'era in atto una convenzione. Ebbene, noi abbiamo dovuto aspettare un anno per sapere solo che viene ritirato l'atto: mi sembra veramente singolare. Che ancora una volta non ci sia dialogo neppure con gli uffici, mi sembra veramente singolare. Oggi apprendiamo che viene richiesto il ritiro di quest'atto, ma qualcuno ci vorrà dire in questi mesi che la SSD Palermo ha usufruito dell'impianto dello stadio ‘Barbera’ a che titolo ne ha usufruito e se c'era una convenzione o meno?”
Per Fabrizio Ferrara di Forza Italia, che rincara la dose, “è tutto fin troppo chiaro”. “Non si può non comprendere - dice il consigliere - a che titolo per un anno l’SSD Palermo ha disputato delle gare in un impianto pubblico usufruendo di spazi che servivano, mettendo tutta la pubblicità possibile e immaginabile, senza che vi fosse una convenzione: vorremmo comprendere, dato che comunque il tema è questo e gli attori sono gli stessi, com'è possibile che per un anno intero, con il Sindaco presente in tutte le partite che si sono disputate, non ci fosse una convenzione o l'esigenze di porre in essere una convenzione. Io penso che noi non possiamo pensare di procedere a ritirare questo atto o di stabilire altre cose, se prima non si chiarisce questo punto. Noi come commissioni lo abbiamo chiesto più volte e l'unica cosa che c'è arrivato è uno straccio scritto a mano "verbale di consegna" che nulla significa, insieme ad un'autorizzazione che nulla è, se non la possibilità per la squadra di iscriversi ad un campionato e dire che è un terreno in cui disputare le partire, rispetto alla convenzione. Vorremmo comprendere con questa seduta a che titolo per un anno intero questa società ha giocato all'interno del nostro stadio comunale e perché nessuno si è posto il problema di sanare questa situazione. Parliamo del mancato introito per un anno nelle casse del comune di Palermo. Per un anno c'è stata una società che ha giocato nell’impianto senza avere titolo. Chi paga?”
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