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FOCUS: Strategie, timori e distanze. Quali ostacoli sulla strada del closing?

Una trattativa trasversale ed articolata, ricca di variabili e labili equilibri tra le parti. Baccaglini ha chiesto tempo e pazienza, ribadendo la complessità dell'operazione ed aprendo di fatto ad un graduale interregno con Zamparini già...

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di  Leandro Ficarra

Cogestione, interregno, transizione. Piaccia o no, siamo a metà del guado. Un limbo inevitabile, condiviso e propedeutico alla svolta. Questo il fulcro del messaggio divulgato via social da Paul Baccaglini alla tifoseria bramosa e trepidante. Ulteriore richiesta di pazienza e fiducia, blindata dalle immancabili clausole di confidenzialità. Consueta performance fluente e stilosa sul piano dialettico, ricca di propositi entusiasti ed ambiziosi, non altrettanto di inediti e specifici dettagli sul concreto stato delle cose. Riserbo assoluto e rigoroso su identità e spessore dei potenziali investitori, a tutela del buon esito della complessa ed articolata operazione finanziaria. L'arte del buon senso e del compromesso nell'avallare le scelte, tecniche e dirigenziali, di colui che allo stato attuale è ancora il patron. Dazio obbligato in ragione delle scadenze improrogabili che la programmazione di una stagione calcistica impone. L'eloquente metafora della staffetta ad esplicare il concetto: ci siamo quasi ma non ci siamo ancora. Nessuna straordinaria novità ma una candida constatazione del momento storico tra l'altro piuttosto evidente alla luce degli accadimenti.

Rompere il silenzio era quasi un obbligo per il presidente rosanero, al culmine di un susseguirsi di notizie non sempre rassicuranti sul prosieguo della trattativa ed in virtù della sovraesposizione mediatica del suo ingombrante consulente, nonché attuale proprietario del club. Zamparini non si è fatto pregare, dettando già le linee guida della prossima stagione. I profili di Tedino e Lupo sono notoriamente farina del suo sacco, forse mai, nell'ultimo biennio, il patron è stato così operoso in sede di contatti ed interazioni con procuratori, dirigenti e mediatori vari come in queste settimane. Vuole mettere la sua firma nella costruzione dell'organico che dovrebbe avere come obiettivo primario la promozione in massima serie. Vista la gestione miope, supponente ed incauta delle ultime annate, non è una premessa rassicurante. Questa consulenza così ingombrante e dirimente inquieta non poco buona parte dei tifosi rosanero. Alimenta lo scetticismo sulla consistenza e la veridicità della trattativa per il passaggio di proprietà, inasprisce il dissenso, ormai trasversale ed esteso nei confronti di Maurizio Zamparini, acuisce il timore di un nulla di fatto. Sospesi tra un presente fumoso ed indecifrabile ed il sogno di un futuro che ad oggi sa tanto, troppo, di passato...

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