Focus Palermo, analisi per reparto: dubbi e criticità. Dilemma modulo e carta Silipo

La difesa è certamente il reparto che desta maggiori preoccupazioni ma non mancano interrogativi e perplessità anche relativamente al centrocampo.

Per varietà, complementarità e qualità di opzioni, il roster di profili in zona nevralgica è quello che sulla carta fornisce maggiori garanzie.

De Rose è il polo catalizzatore in entrambe le fasi di gioco. Interno dinamico e poliedrico, dotato di linearità e visione periferica in costruzione, al contempo propenso a schermare, aggredendo in pressing all'occorrenza il portatore di palla, in sede di interdizione. Pilastro inamovibile, in virtù di leadership e personalità, nell'undici titolare. Piuttosto sacrificato in avvio di stagione, Odjer denota una crescita costante sul piano della condizione e della convinzione. Geometria, gamba e sostanza nel bagaglio dell'ex Trapani. Se schierato al fianco di De Rose nel cuore della mediana, potrebbe conferire nerbo e intensità al reparto, coadiuvando l'ex Reggina anche nelle distribuzione nella manovra. Il centrocampista ghanese, dotato di discrete capacità balistiche, potrebbe in questo frangente far rifiatare un Luperini ancora alla ricerca di dimensione tattica e spessore prestazionale. Avvio di stagione grigio per il numero 17 del Palermo, che si spende in un basico lavoro di cucitura della manovra, ma non riesce ancora ad incidere sotto il profilo del ritmo e della qualità, mostrando un certo disagio nel trovare i giusti tempi di inserimento quando Filippi lo impiega da trequartista anomalo nel 3-4-2-1.  Dall'Oglio, in ragione di gamba, duttilità e statura complessiva, è certamente un centrocampista di prestigio per la categoria. Filippi ha impiegato l'ex Catania sia da interno che da trequartista incursore, il classe 1992 si è discretamente disimpegnato in entrambi i ruoli, ma pare al momento più a suo agio nel cuore della mediana che non tra le linee in questo sistema di gioco.

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