Delio Rossi-Mediagol: “Palermo-Inter e quell’onda rosa all’Olimpico. Vi racconto la mia finale. Ilicic mi faceva arrabbiare, Pastore e Abel…”

La doppia semifinale contro il Milan fu un'altra pagina esaltante. A San Siro, pur andando sotto grazie al gol di Ibrahimovic, giocammo l'ennesima partita esaltante. Ribaltammo il risultato con Pastore ed un gol fantastico di Abel Hernandez, riuscimmo a mantenere ritmo e baricentro alto, sfiorammo in ripartenza la rete del tre a uno. Poi, subbimo in extremis il gol del due a due da Emanuelson. Negli spogliatoi c'era un pizzico di rammarico ma la netta convinzione che nel ritorno al "Barbera" avremmo avuto tutte le carte in regola per giocarci le nostre chances ed accedere alla finale di Roma. Era un Milan stellare che vinse lo scudetto con Allegri in panchina ed annoverava in rosa campioni della levatura di Seedorf, Ibrahimovic, Pato, Pirlo, Thiago Silva, Robinho, Cassano.  Sfoderammo una prestazione intensissima e di grande qualità, ricordo che schierai Acquah in marcatura su Seedorf che reputavo la principale e più ispirata fonte di gioco della compagine rossonera. Puntai tutto sulla corsa e sulla fisicità di un ragazzo che non aveva allora grande tecnica ed esperienza ma la scelta, oltre che coraggiosa, si rivelò vincente. Lo stacco imperioso di Migliaccio ci regalò il vantaggio in un "Barbera" traboccante di entusiasmo, quindi il calcio di rigore trasformato con grande freddezza da Bovo ci diede la consapevolezza di essere ad un passo dal grande obiettivo. Nonostante il gol di Ibrahimovic nel finale e qualche patema, riuscimmo a staccare il pass per la finale dell'Olimpico.

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