Passano le ore, ma di soldi in casa Palermo neanche l'ombra.
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Caos Palermo, 120 ore alla penalizzazione: Facile non porta soldi, si muove anche Foschi. La situazione
Giorni e ore di angoscia, servono 3,5 milioni per onorare le prossime scadenze. Le trattative di Facile con York Capital e Carisma non hanno portato a nulla, anche Foschi si muove per cercare soluzioni
Dopo un fine settimana frenetico di trattative che avrebbe dovuto portare nella giornata di lunedì ad una decisione definitiva sul futuro del club di viale del Fante, ad oggi gli accordi a parole non hanno trovato nessun tipo di riscontro in un contratto di cessione che potrebbe essere di fondamentale importanza per garantire ai rosa un corretto prosieguo del campionato cadetto e non solo. Da una parte Emanuele Facile, garante della società, dall'altra i possibili acquirenti che si sono seduti al tavolo delle trattative. Prima Raffaello Follieri, poi York Capital Management e Carisma, ma nessuna di questi sembra essere arrivato all'accordo per un motivo o per un altro. Gli incontri di ieri pomeriggio, che sarebbero dovuti essere decisivi come più volte ribadito dall'amministratore delegato Facile, si sono trasformati in un buco nell'acqua che ad oggi, con la Covisoc alla finestra dei rosanero, potrebbe trasformarsi in un vortice che potrebbe portare via la Serie A dalle mani degli uomini di Roberto Stellone.
Ore e giorni di angoscia per i siciliani che, entro la giornata di lunedì 18, sono chiamati a rispettare le scadenze relative al pagamento degli stipendi ai tesserati per non subire una penalizzazione in classifica. Secondo quanto riportato dall'edizione odierna de Il Giornale di Siclia, non c'è più spazio per valutazioni, le due cordate più vicine all'acquisto (York Capital e Carisma, ndr) non intendono chiudere alle condizioni attuali proposte, una plusvalenza di 1,2 milioni che l'attuale dirigenza vorrebbe fare sulla cessione del club lo scorso 29 dicembre acquistato alla cifra simbolica di 10 euro. Le parti sono irremovibili, ma senza capitali freschi non si va da nessuna parte, se non verso l'inevitabile penalizzazione.
Sono infatti 120 le ore che separano i rosanero dal -4 in classifica, penalizzazione causata dal mancato pagamento degli stipendi e le relative ritenute versate. Se non dovessero arrivare i soldi utili al pagamento entro lunedì questo sembrerebbe essere lo scenario possibile, con la speranza che per la prossima scadenza (fissata per il 16 marzo) ci siano i soldi necessari ad onorare tutti i pagamenti.
"In uno scenario del genere, solamente le azioni legali avviate da Zamparini possono togliere il Palermo dalle mani degli inglesi, per tentare di chiudere una nuova cessione con altri soggetti. Che questo accada entro il week-end, però, è un’ipotesi a dir poco improbabile". E' questo quanto sottolineato dall'edizione odierna del quotidiano regionale che ribadisce anche come la soluzione interna paventata da Emanuele Facile sembra lontana dal potersi materializzare. Da fonti vicine a Sport Capital, infatti, nessuno sa ancora nulla dei 5 milioni che servirebbero al Palermo per rispettare le scadenze, soldi che dovrebbero passare proprio dalla società quotata in Borsa con relativi giorni di attesa per la conferma della transizione. Per l'esattezza al Palermo servirebbero 3,5 milioni per onorare il pagamento degli stipendi dei tesserati, quota minore rispetto ai 5,4 milioni annunciati da Facile come "quota" per la gestione prossima del club.
Le casse ad oggi restano vuote, il Palermo in teoria dovrebbe riscuotere proprio 3,5 milioni dalla Lega come contributi relativi alla stagione in corso, ma non è possibile anticipare tale cifra che viene versata bimestralmente ad ogni società. Per evitare ulteriori guai anche l'attuale direttore dell'area tecnica rosanero Rino Foschi si starebbe muovendo in prima persona per trovare un salvagente che possa permettere al Palermo di restare a galla fino alla prossima scadenza. Un gruppo di imprenditori palermitani sta studiando un piano per aiutare i rosa a superare il primo traguardo ma, come sottolineato dal Giornale di Sicilia, sembra impresa ardua perché i tempi stringono per tutti.
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