Nella gara di ritorno di Coppa Italia contro il Milan dopo il gol di Migliaccio ci fu il rigore assegnatoci, il mister in assenza di Miccoli mi aveva dato la consegna di calciare. Dal dischetto arrivavo sereno anche perchè stavo vivendo un momento positivo, il rammarico si evidenziò dopo quando presi l'ammonizione che mi costrinse a saltare la finale. Feci un fallo ingenuo a centrocampo ai danni di Pato che, ancora oggi, non so se inizialmente si portò avanti la palla con il braccio. Ero talmente convinto di rubargliela, troppa sicurezza che mi è costata la finale. Quell'ammonizione e la relativa squalifica costituiscono personalmente il rammarico più grande a prescindere dal risultato, l'Inter era chiaramente superiore a noi ma anche lì sul campo non abbiamo demeritato. Ricordo che Julio Cesar fece delle parate importanti su Miccoli e Pastore, poi in contropiede ci hanno punito. Pensare allo stadio Olimpico tutto rosanero mi vengono ancora i brividi, non giocare credo sia stato un rammarico che mi porterò sempre dentro, ancoira oggi non mi do pace per non aver disputato quella finale per un fallo inutile.