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Bovo-Mediagol: “Pato, il giallo e la finale di Coppa Italia in tribuna. Mio Palermo era unico. Zamparini, Foschi e le navi al porto…”

Mediagol77

"Già nel 2005/06 diventai calciatore del Palermo e il presidente Zamparini era innamorato calcisticamente di me e credeva davvero tanto nel sottoscritto. Purtroppo quell'anno mi feci male al piede durante il ritiro, il patron all'epoca era contento del binomio difensivo che si sarebbe potuto creare con Barzagli. Con Andrea avevo giocato anche in Nazionale Under 21. Se il Palermo poi negli anni è stato quello che è stato è senza dubio merito di Zamparini, poi le cose magari sono cambiate, impossibile per me giudicare senza conoscere a fondo le motivazioni. Tra me e lui direi che c'è stato un rapporto altalenante, fatto di amore e incomprensioni, nulla di grave però. Il direttore che mi ha portato a Palermo è stato Rino Foschi, una persona davvero buona alla quale sono molto legato e che vuole veramente bene a Palermo. Quando andammo via dal capoluogo e ci ritrovammo a Genova mi ricordo che a pranzo mi disse: 'Ogni tanto vado al porto e vedo le navi che arrivano da Palermo, mi viene da piangere. Noi che siamo innamorati di quella terra possiamo capire'.  Sabatini? Ha creduto anche lui in me e mi ha visto calcisticamente crescere, poi nel secondo mio anno si è dimesso e quindi ci siamo persi. Delio Rossi? Per me è stato sicuramente l'allenatore a cui devo di più, ho iniziato a giocare in A (Lecce) con lui alla guida. Ho fatto questa carriera anche grazie a lui, ci siamo ritrovati a Palermo e mi ha sempre dimostrato di avere grande fiducia. Non ci siamo mai parlati tanto perchè siamo due uomini di poche parole, con lui ho tirato fuori il meglio. Poca cattiveria in campo? Non ero uno a cui piaceva fare gesti eclatanti per prendersi le simpatie dei tifosi oppure scatenare risse, direi che sono stato un giocatore normale. La cosa che mi dispiace è che è sempre passata l'idea di Bovo centrale tecnico che sapeva prevalentemente impostare, ma vorrei ricordare che ho sempre svolto egregiamente il mio ruolo da difensore collezionando 300 partite in Serie A. Credo che difensivamente abbia sempre fatto il mio, chiaramente potuto fare di più ma sono contento della mia carriera sebbene abbia alcuni rimpianti. Gli infortuni non devono essere un alibi, ma undici interventi subiti non sono pochi e vanno a pesare. Se non fatto qualcosa di più è stato solo per mancanze mie".

Sfoglia le schede per leggere l'intervista esclusiva concessa da Cesare Bovo alla redazione di Mediagol.it...

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