Vecchio Palermo

Vecchio Palermo: archiviazione per il giudice Cesare Vincenti ed il figlio Andrea

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Archiviata l'indagine della Procura di Caltanissetta che vedeva coinvolti il giudice Carlo Vincenti e il figlio Andrea

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di Simone Ciappa

Cesare Vincenti non è stato il responsabile della fuga di notizie sull’indagine che riguardava i conti del vecchio Palermo Calcio, poi fallito nel 2019. Come riportato da Livesicilia, il giudice per le indagini preliminari di Caltanissetta, nel corso dell'udienza di ieri, ha proceduto con l'archiviazione dell'indagine, che era stata avviata nel 2018 dalla Procura nissena, a carico del giudice palermitano Cesare Vincenti, morto suicida nel 2019, e del figlio Andrea, avvocato.

L'ipotesi di reato, allora sostenuta dagli inquirenti, era che dal magistrato palermitano fosse partita la soffiata che avrebbe consentito all'ex patron del club di viale del Fante, Maurizio Zamparini, di evitare la misura cautelare chiesta dalla Procura di Palermo che lo indagava per falso in bilancio e autoriciclaggio. Secondo la tesi dell'accusa, Cesare Vincenti, allora presidente dell’ufficio Gip di Palermo, avrebbe avvisato  Zamparini dell'esistenza di un procedimento nei suoi confronti con una imminente richiesta di arresti domiciliari. Il patron rosanero, recentemente scomparso, che allora era membro del Consiglio di Amministrazione dell'U.S. Città di Palermo, a quel punto si dimise, facendo venire meno le esigenze cautelari, In cambio, l’avvocato Andrea Vincenti avrebbe ottenuto, alcuni mesi dopo, un incarico nell’organismo di vigilanza del Palermo Calcio con un compenso di seimila euro l’anno, peraltro mai corrisposto. L'accusa verteva sulle intercettazioni di conversazioni di un magistrato dell’ufficio Gip di Palermo, ipotesi successivamente ritenuta dai pm "infondata" e conseguentemente archiviata dal Gip.

Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'avvocato Andrea Vincenti a Livesicilia dopo la sentenza di proscioglimento dalle accuse a suo carico: "Che i teoremi accusatori si sarebbero conclusi con una archiviazione è un fatto di cui sono sempre stato convinto, come sa bene tutta Palermo - spiega Vincenti - e sono contento che le indagini siano proseguite su di me dopo la scomparsa di papà in modo da fugare qualunque assurda ombra sul suo e mio operato. Mio padre era un uomo perbene".

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