Giornata di vigilia per i granata.
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Torino-Fiorentina, Mazzarri: “Le assenze non siano una scusa. Zaza? Non c’è mai stato nulla, le mie scelte…”
Le dichiarazioni del tecnico del Toro, Walter Mazzarri, in vista della sfida contro la Fiorentina
Un Torino dai più volti, domani pomeriggio, affronterà in casa la Fiorentina di Vincenzo Montella nel match valido per la quindicesima giornata di Serie A. I piemontesi, reduci dal successo contro il Grifone ma a secco di vittorie casalinghe dallo scorso 26 settembre, proveranno a ritrovare il successo al "Grande Torino" nonostante la tante assenze. Un argomento ampiamente trattato proprio dal tecnico dei granata, Walter Mazzarri, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida.
"Devo dare fiducia a chi è a disposizione, non mi sono mai giustificato per le assenze. Ce ne saranno 11 più 3, abbiamo lavorato bene sotto tutti i punti di vista e i ragazzi hanno risposto alla grande. Spero sempre di fare un gol più dell'avversario: anche se lo fa Sirigu va bene (ride, ndr). Si è lavorato tanto: per fare un calcio offensivo nel pressing c'è bisogno di una grande condizione fisica. A Genova ci siamo riusciti fino al 50', poi bisogna essere bravi a fare altre cose. Quando riusciremo ad avere quell'atteggiamento, dovremo essere più concreti. E' ciò che stiamo cercando. Chi c'è ha lavorato forte, anche a livello di condizione possiamo fare una partita intensa e mettere in difficoltà l'avversario. Vincere fuori casa è sempre importante, noi lo abbiamo meritato. I ragazzi erano contenti, quando il morale è alto sono più predisposti ai miglioramenti. E' più facile correggere gli errori quando si vince. Sicuramente è un successo che ci ha fatto bene".
Mazzarri si è poi espresso sulla condizione atletica dei singoli: "Millico? Verrà in panchina, l'ho visto meglio. Ha sempre avuto qualche acciacco, ma meno male lo abbiamo recuperato. E' a disposizione, vedremo quanti minuti avrà nelle gambe. E' l'unico che ho portato sul quale avevo dei dubbi. Ho convocato anche Rauti, mi sarebbe piaciuto tenerlo di più con noi ma siamo troppi. Con Zaza non c'è mai stato nulla, ho semplicemente fatto le mie scelte: è umorale, ma questa settimana è andato a mille e l'ho visto molto meglio rispetto a una settimana. Mi è piaciuto molto, si è dato da fare e si è rimboccato le maniche. L'ho visto in netta crescita anche grazie agli stimoli che ha avuto, dalle scelte e dalle critiche. Bremer è avanti nelle gerarchie perché se lo è meritato. Ammetto di essermi commosso quando ha segnato: il mio collaboratore Nitti lo ha aiutato moltissimo anche dal punto di vista tecnico. E' un grande con la testa, è umile, gli ho sempre spiegato perché non giocava e lui è migliorato. Sembra un altro giocatore, è una soddisfazione enorme per me. Se non c'è ricezione da parte dell'alunno, è difficile migliorare: lui è stato molto disponibile".
Chiosa finale sull'obiettivo Europa: "Io non cambio certe logiche di guida del gruppo: non siamo in grado di fare calcoli, ma dobbiamo solo pensare partita per partita. Quando siamo usciti dall'Europa l'ho detto, dobbiamo soltanto migliorare. E fare sempre più punti. I tre punti dal settimo posto vanno letti così: è una classifica cortissima, tutte le squadre hanno avuto difficoltà. Noi dobbiamo tornare quelli che eravamo l'anno scorso. Non ho mai guardato la classifica, figuriamoci se la guardo adesso. Testa solo alla Fiorentina e a far meglio rispetto a Genova".
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