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Sorrentino: “Follia criticare Sirigu, Juventus-Torino derby top. Sfida Dybala-Belotti? Rispondo così”

TURIN, ITALY - MARCH 03:  Stefano Sorrentino of Chievo looks dejected during the Serie A match between Torino FC and Chievo at Stadio Olimpico di Torino on March 3, 2019 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Stefano Sorrentino difende Salvatore Sirigu

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"Ma come si fa a discutere Sirigu? Proprio non lo capisco". 

Ha esordito così, l'ex portiere di Torino, Chievo e Palermo, Stefano Sorrentino, che intervenuto ai microfoni di Tuttosport ha difeso senza riserve il collega Salvatore Sirigu, bersaglio di feroci critiche dopo il difficile avvio di stagione con granata: "Se ci mettiamo a discutere di Sirigu è finita. Negli ultimi due anni ha fatto cose incredibili, in questo avvio di stagione si è comunque espresso su buoni livelli: non si può mettere in discussione un portiere del genere. Tornerà ai suoi livelli pazzeschi".

Domani alle 18.o0 l'attesissimo derby della Mole, Juventus-Torino, occasione cruciale per la formazione di Marco Giampaolo: "Spero possa essere il derby dei numeri 1: Szczesny mentalmente ci arriva al top. Contro la Dinamo Kiev è stato decisivo: senza la parata del primo tempo forse non avremmo parlato di una vittoria così netta della Juve. Ma anche Sirigu sta bene: è in ripresa, il mio augurio è che possa giocare un buon derby. Un buon risultato può cambiare la stagione del Toro".

Sulla sfida tra i due ex rosanero, Paulo Dybala e Andrea Belotti: "Sarà un grande duello. Da una parte c'è un campionissimo come Dybala, che quest'anno ha mille attenuanti: ha saltato le vacanze per curare l'infortunio, ha fatto poca preparazione, ha avuto tanti problemi, ma rimane un giocatore indispensabile. Il Toro deve temerlo. Sulla sponda granata c'è un altro campione come Belotti: i numeri parlano per lui. Non si diventa il centravanti titolare della Nazionale per caso. E' giusto iniziare a trattarlo da campione: il suo livello è questo".

Chiosa finale sul momento granata: "Nella mia esperienza non ho mai avuto allenatori intestarditi su un solo modulo. Giusto che Giampaolo abbia virato sulla difesa a tre: evidentemente ha parlato coi giocatori e ha scelto di fare un passo indietro per venire incontro alla squadra. Vedo il Toro in crescita: non si poteva pretendere che Giampaolo avesse la bacchetta magica, ma con il lavoro sta aggiustando un gruppo destinato a crescere ancora. Serve tempo per trasmettere le idee: in Italia abbiamo 60 milioni di allenatori, adesso anche 60 milioni di virologi, ma quando si vivono le situazioni ogni percezione cambia".

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