La parola a Marcello Lippi.
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Serie A, Lippi: “Lazio straordinaria. Inter potenziale inespresso. Rimpianti? Avrei voluto vincere qualcosa in più con la Juventus”
Le dichiarazioni di Marcello Lippi, noto tecnico italiano, sull'attuale situazione del campionato di A e dei calciatori italiani
L'esperto tecnico, ex c.t della Nazionale italiana e cinque volte campione d'Italia con la Juventus, concessosi ai microfoni di TMW Radio durante la trasmissione radiofonica Maracanà, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito al calcio italiano, partendo dalle proprie considerazioni sulla situazione calcistica attuale, legata alle'emergenza Coronavirus: "Non me lo immagino ora, non penso a quando e se ricomincerà. Penso soltanto ad una cosa, come tutti: che se ricomincerà, vorrà dire che è finita questa tragedia. Mia auguro che chi deve decidere per la ripresa, lo faccia perché è finito tutto e non ci siano rischi. Se dovesse ricominciare, sarà soltanto perché è stato scongiurato il rischio del virus. Mi piacerebbe che il campionato non finisse con assegnazioni straordinarie o con playoff-playout. Se si dovesse ricominciare, mi auguro che finisca regolarmente. Mi piacerebbe vedere vincitori sul campo, non togliere sogni e speranze a tante squadre.
CAMPIONATO - "C'è una squadra che sta facendo un campionato eccezionale, che è la Lazio. Ha giocatori fortissimi, che stanno vivendo una stagione di grande rendimento. Ha tutti i presupposti per finire bene la stagione. Poi la solita forza della Juve, la crescita dell'Inter, un'annata particolare del Napoli, forse la fine di un ciclo".
INTER - "Ha fatto bene, poi ha perso con Lazio e Juve e si è staccata un po'. Per me ha ancora un potenziale inespresso. Conte ha fatto un ottimo lavoro, sa far rendere al massimo il suo gruppo. Deve ancora sfruttare qualche suo giocatore, come Eriksen".
GIOVANI - "Mi piace molto Castrovilli, ma anche Tonali, Barella. E' un giocatore moderno, aggressivo ma che sa accelerare e andare in porta. Zaniolo anche aveva fatto una stagione positiva, prima dell'infortunio. E' stato un bene per lui il rinvio dell'Europeo, così potrà esserci anche lui. Per il gruppo non è stato un bene. Mi piace la Nazionale di Mancini, con tanti titolari giovani nelle proprie squadre. Ha creato una squadra di qualità che se la può giocare con tutti".
VERRATTI - "Non gli manca qualcosa. Non ha un fisico eccezionale? Sopperisce con una grande qualità e una capacità di gestire la palla molto bene. Sa costruire e sa creare situazioni importanti, con giocate anche nello stretto. L'ho visto crescere, anche a livello internazionale".
RITORNO IN PANCHINA - "Non vorrei tornare in un club. Se per caso tra qualche mese mi venisse di nuovo voglia di allenare, magari mi piacerebbe una Nazionale, non così lontana come quella cinese. Magari per conoscere anche un Paese nuovo".
RIMPIANTI - "Nel primo periodo alla Juve ho avuto la fortuna di fare tre finali di Champions consecutive, vincendone solo una. Avevo la sensazione di non fare più finali, ma nel 2003 tornai a farla, sempre con la Juve, contro il Milan e perdendo ai rigori. Quello è stato il rimpianto più grande".
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