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Sampdoria, Ekdal in tackle contro l’omofobia: “Il calcio allontana gli omosessuali. Ecco cosa dobbiamo fare”

Albin Ekdal, centrocampista della Sampdoria, si scaglia contro l’omofobia e rivolge a tutti un appello: “Dobbiamo aiutare chi pensa di mollare per non essere deriso”

Mediagol22

Albin Ekdal si scaglia contro l’omofobia.

Il centrocampista della Sampdoria, che nella scorsa stagione in Serie A ha collezionato 10 presenze, ha parlato — ai microfoni di Sportbladet — di un tema tanto toccante quanto rimasto nell’ombra negli ultimi anni, quello dell’omofobia radicata nel calcio dei professionisti: “Dicono che non ci sono calciatori omosessuali. Ma come si fa a trarre questa conclusione? Ho giocato a calcio nei due maggiori campionati al mondo, partecipando a coppe europee e anche alla Coppa del Mondo. Non sono mai stato in campo con un calciatore che fosse dichiaratamente omosessuale. Il problema non potrebbe essere più chiaro: il calcio professionistico allontana gli omosessuali, mette pressioni sui ragazzi a non esternare chi amano”.

Il calciatore svedese, dunque, ha rivolto un appello a coloro che si trovano nel mondo del calcio e non solo: “Dobbiamo aiutare chi pensa di mollare per non essere deriso, che potrebbe aver sentito la parola ‘frocio’ utilizzata come un insulto negli spogliatoi. Non è una responsabilità del singolo, ma mia, nostra, di tutti fare in modo che non debba richiedere coraggio osare. Dovrebbe essere facile dire a qualcuno di essere innamorati. Io non posso fare altro che dare il benvenuto a tutti nel mondo del calcio e anche gli altri non possono fare altrimenti. Se lo facciamo tutti assieme in ogni occasione possibile, ad ogni viaggio in bus, in trasferta, in qualsiasi spogliatoio, non ci sarà più questo problema in futuro”.