"Un tecnico sostituito dal suo storico vice che professa idee tattiche diametralmente opposte? In Italia non è uno scenario così frequente ma all'estero è una pratica abbastanza in uso. Le dinamiche che evidentemente si sono venute a verificare a Palermo sono state particolari, ma io non posso giudicare perché non conosco le persone. Conoscendo minuziosamente i professionisti e le persone, la società ha pensato che, a parte l'aspetto molto pratico legato al risparmio di un ulteriore ingaggio, ma non credo che sia questo il fattore, Filippi potesse nella contingenza costituire una soluzione ideale per più ragioni. L'ex vice di Boscaglia conosce molto bene la rosa ed ha stabilito con i giocatori una certa empatia sul piano calcistico e relazionale, quindi la dirigenza ha scelto di non dover perdere tempo con uno che doveva arrivare, conoscere e capire. Probabilmente, visto il momento della stagione, il tentativo va letto ed interpretato in questo senso".