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Palermo, l’emergenza Coronavirus può costare mezzo milione: i deficit, tra sponsor e incassi

Il Palermo, nel caso in cui il finale di stagione di Serie D venga disputato a porte chiuse, perderebbe circa 500 mila euro di incassi, tra botteghino e sponsor

Mediagol22

Nel caso di fine anticipata o di ripresa a porte chiuse al Palermo, fra sponsor e incassi, mancherebbero quasi 500 mila euro

L’edizione odierna della ‘Gazzetta dello Sport’, in attesa che le Federazioni — in conformità con i provvedimenti del Governo in merito all’emergenza Coronavirus — prendano delle decisioni riguardo al futuro dei campionati di calcio in Italia, ha fatto il punto sulle conseguenze che le disposizioni potrebbero avere sugli introiti del Palermo. Il club di Viale del Fante, infatti, vorrebbe terminare regolarmente la stagione entro il 30 giugno o, eventualmente, a luglio. Una soluzione, per la Serie D, attuabile, dato il calendario meno fitto di impegni rispetto a quello delle categorie professionistiche. Una variabile, tuttavia, riguarda la possibilità che le gare vengano disputate a porte chiuse o in presenza di pubblico. Un aspetto decisivo in termini economici.

Senza pubblico — si legge — alcuni dati alla voce ricavi, come sponsor e botteghino, subirebbero necessariamente una variazione che andrebbe a incidere sul bilancio con un danno molto vicino al mezzo milione di euro. (...) La società rosanero incassa mediamente 20 mila euro a partita dai tagliandi venduti, a cui bisogna togliere 10 mila euro per costi di gestione dello stadio, a questo dato va aggiunta la quota degli oltre 10 mila abbonati che si aggira intorno ai 900 mila euro. Calcolando una quota partita di poco superiore ai 50 mila euro, al Barbera il Palermo incassa mediamente 60 mila euro a gara, che moltiplicato tre, quanto le gare che restano da giocare in casa fa, quindi, circa 180 mila euro. Nel caso degli spazi pubblicitari, invece, la situazione sarebbe ancora più complessa perché regolata da contratti già firmati”.

Il deficit, tra mancato botteghino e rinuncia ai ricavi provenienti dagli sponsor, si aggirerebbe intorno al mezzo milione. Inoltre, anche gli abbonati, nel caso in cui le ultime tre gare del “Barbera” vengano disputate a porte chiuse, dovranno essere riprotetti. Il club del duo Mirri-Di Piazza, a inizio stagione, aveva previsto un budget di un milione e mezzo di euro a cui aggiungere i ricavi provenienti dalla vendita dei biglietti per le gare casalinghe e dalla vendita degli spazi pubblicitari. Un budget che, dunque, potrebbe risultare minore rispetto alle aspettative. Allo stato attuale, si tratta soltanto di ipotesi. Qualsiasi provvedimento, prima di essere messo in atto, dovrà confrontarsi con l’emergenza sanitaria che l’Italia sta vivendo.