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Napoli, Gattuso: “Pronto a riportare questa squadra in alto. Ibrahimovic? Giocatore incredibile, ma…”

Le dichiarazioni live in conferenza stampa del nuovo tecnico degli azzurri, Rino Gattuso

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Rino Gattuso si presenta.

Il Napoli chiude il capitolo Ancelotti per ricominciare sotto la guida dell'ex Milan Gennaro Gattuso, atterrato nella tarda mattina di oggi in Campania per dirigere il primo allenamento degli azzurri. Allenamento, a margine del quale, il tecnico è stato presentato in conferenza stampa dalla società a Castel Volturno. Di seguito, le dichiarazioni dell'allenatore originario di Corigiano Calabro.

"So dove sono venuto, vengo dal mare e ora mi son messo in un mare grande. Devo saperci andare ma rischio di annegare. So che qui c'è più responsabilità. Chi mi conosce sa che non ho paura di niente, io vado. Ho la consapevolezza di aver portato professionalità con chi ho con me a lavorare, lavorerò con gente preparata e penso che adesso si parli la stessa lingua. C'è bisogno di risultati, spero davvero tanto di farli. A 41 anni vengo qui e per me è un motivo d'orgoglio: ho rifiutato tante cose, non mi sentivo pronto per altre cose. Qui c'è tutto per far bene, sarà difficile, so che c'è da lavorare tanto ma non c'è cosa più bella di mettersi a disposizione quando ti piace tutto. Buone, ho fatto i complimenti al presidente. Non mi aspettavo un'organizzazione così alta. Tre campi, spogliatoi, non immaginavo di trovarmi tutto questo a livello di strutture, sono rimasto colpito. La percezione che c'è all'estero del Napoli è più importante. C'è un parco giocatori di ragazzi che non sono stati venduti per meriti di presidente e società. Ho una considerazione altissima, certo è che qualcosa non è andato. Sullo spogliatoio... Non c'ero. Io devo essere bravo a sentire meno persone possibile, devo capire cosa non funziona e non sentirmelo dire. Voglio parlare all'anima delle persone. L'obiettivo è riportare il Napoli in alto, i rancori non ti portano da nessuna parte. Pedaliamo, vinciamo queste due gare e poi vedremo su che direzione andare".

Inevitabile la parentesi relativa al possibile approdo in azzurro di Ibrahimovic: "Voglio parlare di chi ho. Troppo facile ora parlare di Ibrahimovic, di Ronaldo, di Ronaldinho. Sono giocatori incredibili ma parlo di chi ho". 

L'allenatore si è poi espresso sul momento vissuto dal Napoli: "Si cercano alibi quando le cose non vanno. E' un problema di noi esseri umani, quando si è in difficoltà si cercano colpe altrove. So che possiamo migliorare dietro, come stare in campo, come palleggiare, possiamo migliorare qui. Questa squadra, vista ora al settimo posto... Crea imbarazzo. Sappiamo che le prestazioni non sono state delle migliori, quando parlo di Europa parlo di Champions League. E' il mio obiettivo, l'ho persa per un punto la scorsa stagione, abbiamo tutto per arrivarci. Qualche posizione cambierà rispetto ad Ancelotti, il resto no. A me non piace giocare con due linee da quattro, credo di aver già risposto. Test atletici? Meglio preparare le partite e vedere poi. So che lo staff di Carlo ha lavorato con una metodologia non tanto diversa dalla mia, valuteremo settimana prossima. Punto su tutti. Insigne è un patrimonio del Calcio Napoli, devo trasmettere fiducia a tutti. E' capitano, nato qui, simbolo di questa squadra. Vale per lui e per tutti, ho il dovere di recuperare i giocatori e farli esprimere al massimo".

Chiosa finale sui tifosi: "Dobbiamo essere bravi noi, lo pensavo da calciatore prima e da tecnico ora. Conta la squadra, come scende in campo, come affronta le partite. L'umore dei tifosi dipende dalla squadra, dalle nostre prestazioni. Dobbiamo far tornare entusiasmo in città e riempire lo stadio".