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Napoli, Gattuso: “Giocatori fatti a pennello per il mio gioco. Champions League? E’ un obiettivo” E su Ancelotti…

Le dichiarazioni live in conferenza stampa del nuovo tecnico del Napoli, Rino Gattuso

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A Napoli inizia l'era Gattuso.

Ore frenetiche in casa azzurra: dopo l'esonero di Carlo Ancelotti avvenuto a poche ore di distanza dalla rotonda vittoria maturata dal Napoli contro il Genk, per il club partenopeo, è già tempo di presentazioni. Atterrato nel capoluogo campano nella tarda mattina di oggi, Rino Gattuso, ha diretto la prima seduta di allenamento del Napoli. Questo pomeriggio l'ex Milan, presentato dalla dirigenza in conferenza stampa, ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a sposare il progetto del Napoli soffermandosi inoltre su svariati altri temi caldi.

"Ho detto sì al Napoli perché è protagonista da anni in Europa e in Italia. Praticamente il 99% dei giocatori sono funzionali al mio calcio, poi. La prima volta che ci siamo visti è stata domenica, ho fatto sei ore ad andare e sei a tornare in macchina. Dodici ore in auto col mio secondo, domenica alle 21 alla Filmauro, è stata la prima volta. Non si deve dire quel che posso dare, io lo so ma la squadra e la società devono aiutarmi. Io devo aiutare loro ma viaggeremo di pari passo. Vedremo come uscire da questo problema che si è creato da due mesi a questa parte. Ricomporre rapporto con il pubblico? Coi risultati, con le prestazioni, la strada è questa. Vogliamo anche esprimere un buon gioco: anche a tratti quest'anno ha espresso un buon gioco in stagione". 

L'allenatore si è inoltre soffermato sulla telefonata avuta con Ancelotti: "Che giorni sono stati? Non facili, sapevo di dover affrontare una discussione e chiarirmi con Carlo. Dovevo dirgli perché avevo scelto. Ho lasciato anche due compagni dello staff, sono stati i passaggi che mi hanno messo in difficoltà. Carlo è stato un papà per me, ho fatto centinaia di partite vincendo con lui. Ci siamo sentiti oggi, sei anni fa ho iniziato questo lavoro ma nei momenti di difficoltà l'ho sempre chiamato. Oggi per l'ennesima volta me lo ha confermato anche se non c'era bisogno. Mi ha confermato che uomo è Ancelotti: si è spogliato, mi ha detto pro e contro di questa squadra, si è dimostrato ancora una volta un grande. Però vi prego: non fate paragoni, ha vinto tutto nel mondo da allenatore. Io sono giovane, ho 41 anni, devo ancora dimostrare tanto. Carlo lo ha dimostrato, spero di fare il 10% di quello che ha fatto lui". 

Inevitabile la parentesi relativa al contratto che lo ha legato al Napoli: "Mi fate sorridere quando parlate di contratti... Siamo legati ai risultati. Sei mesi, un anno di opzione... Siamo legati ai risultati. Se domenica mi avesse proposto solo sei mesi, sarei venuto uguale. E' una grande opportunità, i giocatori sembrano fatti col pennello per il mio gioco. Ho i giocatori giusti per fare la tipologia di calcio col mio sistema di gioco".

Chiosa finale sugli obiettivi: "Non possiamo star fuori dall'Europa, l'obiettivo è quello. Il momento in campionato non è positivo ma dobbiamo recuperare punti, centrando la Champions League".