serie a

Napoli-Cagliari, Maran: “Incontriamo la squadra più difficile da affrontare, lo scorso anno…”

Il coach del club rossoblu, Rolando Maran, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match fra Napoli e Cagliari

Mediagol97

Rolando Maran si prepara a sfidare Carlo Ancelotti.

Intervenuto in conferenza stampa dal centro sportivo di Asseminello, alla vigilia della sfida che vedrà il Cagliari affrontare in trasferta il Napoli, il coach del club rossoblu ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito alla gara che attende i suoi ragazzi contro la formazione partenopea.

Due vittorie consecutive, ma c'è qualche assenza di troppo.

"Non sono preoccupato, perché al di là degli assenti so che una squadra è formata da tanti giocatori e nell'arco di una stagione sono tutti importanti. Dobbiamo aver grande fiducia a prescindere da chi gioca, incontriamo forse la squadra più difficile da affrontare. Ha tantissime alternative sia come giocatori che come tipologia, tra forza fisica e tecnica. Ma partite come queste sono opportunità, l'anno scorso siamo stati davvero vicini a fare risultato: ricordate tutti come finì".

Due 3-1 diversi tra loro, specie per la reazione dopo il gol di Kouamé. Cosa è cambiato nella vostra mente?

"In realtà nulla, noi abbiamo il dovere di migliorarci: e la nostra crescita passa da questo, dobbiamo cullare ogni giorno questa mentalità, perché poi alla fine è quel che fa leva sugli altri aspetti. La reazione dopo il gol c'è stata ed è stata quella giusta, abbiamo costruito con logica e lucidità, che sono gli aspetti più belli".

Chi teme in particolare del Napoli?

"Credo che non si possa dire, perché il Napoli ha un potenziale enorme ma abbiamo lavorato su alcuni aspetti e accorgimenti che, secondo me, faranno preoccupare loro. Dobbiamo esaltare le nostre qualità, limitando le loro risorse".

Come si lavora in questi periodi di partite ravvicinate?

"Il lavoro è quello che ti mette nelle condizioni di sentirti più forte, dieci giorni fa quando eravamo bersagliati dalle critiche, così come oggi dopo due vittorie. Se il nostro modo di scendere in campo dovesse cambiare in base ai risultati sarebbe una sconfitta: dobbiamo essere motivati in ogni frangente".

Al di là della retorica, può pensare il Cagliari di andare a Napoli a giocarsela?

"La storia dimostra questo, ci sarà da sacrificarsi molto perché il Napoli ti fa correre tanto in fase di non possesso, ma dovremo essere bravi noi nell'altra fase".

Lo spirito sudamericano fa parte ormai di questo gruppo.

"Non ho promesso nulla ai giocatori per la vittoria domani (ride, ndr.). Dobbiamo avere quella sana pazzia che ci permette di fare meglio, sia nei rapporti tra noi che sul campo. Dobbiamo essere compatti e precisi e pure esuberanti, questo spirito per me è carburante per poter andare oltre le possibilità".

Oliva è pronto per giocare dal 1'?

"Assolutamente sì, è un ragazzo che ha lavorato molto da quando è arrivato ed è cresciuto molto sia fisicamente che tatticamente".

Col Genoa è entrato Birsa e non Cerri. Una scelta precisa?

"Per le caratteristiche della partita mi serviva più Valter, soprattutto perché Joao era un po' stanco, mi serviva più tecnica. Alberto sta lavorando bene, sta attraversando un momento difficile anche se contro l'Inter ha fatto bene e quello che gli avevo chiesto. Ma sta bene, lavora alla grande e risponde nel migliore dei modi".

Più forte l'Inter o il Napoli?

"Posso rispondere dopo la partita. Sono due grandi squadre, vedremo domani anche se le caratteristiche sono diverse".