Mirri: “Sono l’ultimo a volere la fine del Palermo. Pronto a costruire un progetto, ho parlato con Orlando. Ferrero e Della Valle…”

"Sono l’ultimo a volere la fine del Palermo, prima di tutto per la passione che ho fin da bambino, poi perché ho investito dei soldi che rischio di perdere per intero".

A parlare è Dario Mirri, imprenditore palermitano che a febbraio ha salvato la squadra rosanero da una penalizzazione praticamente certa, firmando un accordo pubblicitario per quattro anni e immettendo nelle casse del club di viale del Fante 2,8 di euro milioni euro. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Mirri ha proseguito: "Sono l’unico palermitano che da vent’anni a questa parte ha messo denaro nel Palermo. Attendiamo i responsi Covisoc, ma la situazione mi sembra disperata. Se la città lo vorrà, metterò tutto me stesso per costruire un progetto forte e concreto. Io sono pronto".

L'imprenditore palermitano ha già avuto un incontro col sindaco di Palermo Leoluca Orlando, per capire come far ripartire il calcio nel capoluogo siciliano: "E’ stato un confronto sulla visione del sindaco riguardo ai criteri da cui dovrebbe ripartire una nuova società - ha spiegato Mirri -. Che sia io o un altro soggetto, non si può prescindere da garanzie economiche certe e da una programmazione su almeno tre anni. Penso sia importante recuperare il tessuto cittadino. E’ arrivato il momento di dire basta alle colonizzazioni, gente che vede il Palermo solo come fonte di speculazione senza pensare a un progetto che tenga conto dei tifosi e del futuro. Questo è il tempo in cui noi palermitani dobbiamo rimboccarci le maniche per dimostrare cosa sappiamo fare. Se il riferimento è a Ferrero? Non è solo a Ferrero, con cui ho ottimi rapporti, ma a tutti quelli che hanno già delle squadre di proprietà. Faccio un esempio, la famiglia Della Valle sarebbe certamente ben accetta. Nessuno può porre limiti al futuro del club".