Fabrizio Lucchesi rompe il silenzio.
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Lucchesi: “Sono stato fregato. U.S. Città di Palermo? In tanti ci hanno guadagnato, raccontate solo mezze verità”
Le dichiarazioni dell'ex dg del Palermo, Fabrizio Lucchesi, tornato a parlare della discussissima vicenda relativa alla mancata iscrizione dell’U.S. Città di Palermo al campionato di Serie B 2019/20
Dalla mancata presentazione in Lega della fideiussione, al fallimento dell'U.S. Città di Palermo, ai dubbi e alle perplessità createsi in merito al futuro del club rosanero prima dell'avvento del duo Mirri-Di Piazza. Sono passati meno di sei mesi dal caos abbattutosi sulla società siciliana dopo la mancata iscrizione al campionato di Serie B 2019/20, eppure, il Palermo e i suoi tifosi, sono già riusciti a lasciarsi il passato alle spalle. Rinato sotto il nome di "SSD Palermo" sotto la guida del duo Mirri-Di Piazza, il club rosa, ha fin da subito dominando il campionato dilettantistico e - fin qui - monopolizzato la vetta della classifica del girone I riuscendo inoltre a trovare l’appoggio e l’amore della piazza.
Ancora troppi dubbi e punti oscuri, tuttavia, rimangono da chiarire in merito alla mancata iscrizione al campionato cadetto 2019/20 dell'U.S. Città di Palermo e a quanto accaduto prima e dopo il triste epilogo che ha condannato il vecchio club a ripartire dalla Serie D. Argomenti su cui l'ex dg rosanero, Fabrizio Lucchesi, si è soffermato a parlare durante un'intervista concessa in esclusiva ai microfoni di "Tuttomercatoweb".
"Stipendio? Come tutti i dipendenti dell’U.S. Città di Palermo l'ho continuato a maturare fino al fallimento. Durante l’esercizio provvisorio i curatori hanno fatto dei pagamenti parziali: a me, alla De Angeli, al segretario Francavilla e non solo. Fino al giorno del fallimento abbiamo maturato tutti dei soldi da ricevere da Tuttolomondo. Io ho continuato a lavorare fino ad ottobre insieme a parte della struttura dell’U.S. Città di Palermo. I 370.000 euro che Tuttolomondo ha versato ad una società a lui riconducibile per la consulenza relativa al concordato preventivo?Non è un’operazione che conosco. Si tratta di una cosa straordinaria fatta dall’amministratore. Io ho seguito la parte sportiva e di riorganizzazione aziendale”.
L'ex dg rosanero si è inoltre espresso sui vecchi tesserati dell'U.S. Città di Palermo, svincolati d'ufficio dopo il fallimento del club: “Cosa gli direi? Che mi dispiace. Non hanno capito che sono rimasto fregato come loro. I dipendenti che hanno famiglia sono a casa, loro invece hanno trovato squadra. Qualcuno ci ha rimesso, tanti ci hanno guadagnato. Per i calciatori mi dispiace, ma cinicamente dico che sono quelli che ci hanno guadagnato. Purtroppo gli è stata raccontata una mezza verità, la stessa che è stata raccontata alla gente. Aspetto il giudizio della magistratura. Voglio sapere anche io come andrà a finire. Ma mi fa rabbia che i dipendenti vengano messi sullo stesso piano dei calciatori. Vorrei anche ricordare che quelli portavano la bandiera non sono riusciti a vincere un campionato in due anni. Mi piange il cuore a vedere tutta la gente a casa”.
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