“Oggi ho deciso di scrivere la mia rubrica a coloro che non credono al calcio giocato e ai suoi valori. Gente che si agita, che avvelena i pozzi della buona fede e della professione".
serie a
Lazio-Inter, Tardelli: “Fallo De Vrij? Ho la certezza della casualità. A chi critica dico che…”
Le parole dell'ex centrocampista della Juventus, Marco Tardelli, in merito alle polemiche scatenate su Stefan De Vrij dopo la gara fra Lazio e Inter
Queste le prime parole dell'ex calciatore, Marco Tardelli, in merito alle polemiche scatenate su Stefan De Vrij per il pesante fallo commesso in area di rigore durante la gara tra Lazio e Inter: "Cari voi che criticate Simone Inzaghi per avere mandato in campo De Vrij nel match contro l’Inter, determinante per raggiungere la Champions. Per inciso: De Vrij aveva già un accordo con il club nerazzurro. - ha precisato l'ex giocatore alle colonne de "La Stampa" -. Avreste voluto voi che il giocatore rimanesse in tribuna a guardare i compagni? Avreste voluto voi che egli lasciasse a metà il lavoro svolto in questi tre anni? È vero che quanto accaduto durante Lazio-Inter, cioè il rigore di De Vrij su Icardi che ha portato al 2-2, è degno del più grande Sorrentino, maestro di Grandi Bellezze. E però io ho la certezza della casualità, insomma niente dietrologia. Inzaghi, compagni e club conoscono il giocatore e soprattutto l’uomo: decidendo di farlo giocare hanno puntato sul vero valore dello sport e degli sportivi: l’onestà".
L'ex difensore, inoltre, si è soffermato sulle pressioni che un giocatore subisce nel corso della sua carriera: "Cari voi che coltivate sempre e solo il dubbio cercate di capire cosa significa essere un calciatore e un uomo di sport. Significa sacrificio, passione, professionalità, dedizione a maglia e tifosi. Condividere tutti i giorni uno spogliatoio sacro con i compagni che fanno parte della tua vita come amici, fratelli e confidenti. Discussioni che non riguardano solo il calcio, ma anche le famiglie, le preoccupazioni, le paure, le speranze. Temi che ci accompagnano durante la carriera, che solo lì puoi raccontare perché hai la certezza che niente uscirà. Con persone delle quali hai totale fiducia, che si compattano e in campo diventano un’ unica entità".
Infine, Tardelli, ha concluso: "Non esiste un giocatore che molla, che non combatte fino alla fine. Esistono atleti diversi per carattere e personalità, per qualità, ma non esiste diversità riguardo alla professionalità e soprattutto all’onestà. Io lo spogliatoio l’ho vissuto e ancora oggi considero quei compagni come fratelli insostituibili. Perché non dovrei fidarmi di loro? Siete voi che volete cambiare le cose, che volete la certezza della verità in campo attraverso la tecnologia, ma poi quando anche questa è a vostro sfavore, la condannate. Provate a guardare lo sport e il calcio con occhi diversi perché questa, forse, è l’unica cura possibile. Con speranza".
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