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Italia, la fiducia di Lippi: “Mancini ok, torneremo ad alti livelli”. E su CR7-Juventus…

Italia, la fiducia di Lippi: “Mancini ok, torneremo ad alti livelli”. E su CR7-Juventus…

Nel giorno dell'anniversario di una delle pagine più importanti della storia azzurra, l'ex CT ricorda quel 9 luglio 2006 e commenta il Mondiale di Russia 2018

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Il Mondiale di Russia 2018 si avvia verso la conclusione e Marcello Lippi, l'ultimo commissario tecnico ad aver alzato la Coppa del Mondo con l'Italia, sogna e spera nella rinascita della Nazionale.

Dopo cinquantadue anni, infatti, gli azzurri non sono riusciti a centrare la qualificazione ai Mondiali. Ciò nonostante, con l'approdo di Roberto Mancini in panchina, il coach originario di Viareggio si è detto fiducioso. E - intervistato ai microfoni di 'Radio Anch'io Lo Sport' ha speso parole al miele per il nuovo CT.

"Sono convinto che riusciremo a tornare ad alti livelli perché abbiamo giocatori di qualità, giovani forti. Abbiamo tutti giocatori che disputano la Serie A da titolari, con un allenatore propositivo ed esperto. Sono fiducioso per la Nazionale italiana. In questo momento - ha dichiarato -, la Nazionale ha un numero importante di giocatori di qualità, in tutti i ruoli. Abbiamo bravi giovani in tutti i reparti. Necessitano di un allenatore che abbia in mente un calcio equilibrato e propositivo, e Mancini è in grado di creare una squadra di questo tipo. Ha un metodo di lavoro che permette ai giocatori di divertirsi anche in allenamento".

In corsa per la vittoria finale ci sono ancora Belgio, Francia, Inghilterra e Croazia, con due squadre su quattro che potrebbero alzare la prima Coppa del Mondo della loro storia. Secondo Lippi, tra le quattro compagini rimaste in gara, la favorita è il Belgio di Roberto Martínez: "Penso che vinca il Belgio, in squadra ci sono 4 giocatori tra i migliori al Mondo. Non ho simpatia per la Francia, ma stima e simpatia per il tecnico per Deschamps che è stato un mio giocatore e ha fatto parte di una Juventus importante, con cui abbiamo vinto la Champions", ha proseguito. 

"L'Inghilterra è cresciuta con nuove mentalità, non è più il solito calcio inglese. Ci sono tanti allenatori bravi nei club che hanno fatto crescere il movimento. Non è più un calcio croato o francese è un calcio europeo. L'80% dei giocatori che disputeranno le semifinali, giocano tutti nei principali campionati europei. I giocatori croati, se giocasse nel campionato croato, non avrebbero la stessa competitività, ma giocano tutti nella Juventus, nel Barcellona, nel Real Madrid. Ci sono numeri sufficienti per creare una squadra competitiva a livello Mondiale. Nuovo fallimento del calcio africano? E' una valutazione giusta da fare - ha continuato -. Cinque anni fa pensavamo che avrebbero avuto un'evoluzione continua e invece si sono fermati. Tutti i giocatori disputano campionati europei, però si sono fermati e non hanno avuto la stessa evoluzioni delle squadre europee. Qualche squadra ha iniziato a chiamare ct provenienti dall'Africa contrariamente ai ct europei e sudamericani. Forse è stata una scelta affrettata. La Cina invece sta migliorando. In Asia ci sono 4-5 squadre che sono superiori alla Cina, però stiamo migliorando", sono state le sue parole.

Difficile, quasi impossibile, dimenticare quel 9 luglio del 2006: "Il ricordo di quella vittoria? E' molto bello anche se ci si rende conto che il tempo passa velocemente. Sono stati 50 giorni con la squadra e 2 anni nei quali abbiamo costruito quel gruppo così forte. Nonostante il casino che successe a maggio, riuscirono a trasformare le critiche in forza. Sono tanti i flash: dalla grinta di Gattuso che mi diceva che se andavo via mi ammazzava, ma anche la tranquillità e la sicurezza di Pirlo, i grandi leader come Buffon, Cannavaro e Peruzzi, vero punto di riferimento. Ogni volta che vedo l'immagine di quel giorno, mi ritorna tutto in mente".

Infine, Lippi si è espresso sulla trattativa del secolo che vede Cristiano Ronaldo sempre più vicino alla Juventus, aprendo anche una breve parentesi su Gianluigi Buffon e la fine della sua avventura in bianconero: "Nella Juve ci sono calciatori intelligenti ed è per questo che vince spesso e le persone intelligenti sanno benissimo che un campione come Ronaldo deve avere un ingaggio diverso. Sanno benissimo che ci sono gli sponsor. Il fatto economico è l'ultimo dei problemi per lo spogliatoio. Dal punto di vista tecnico è un giocatore eccezionale e che potrà disputare altri 3-4 anni ai massimi livelli. Dobbiamo essere contenti, da un punto di vista tecnico, di veder tornare un altro grande calciatore nel nostro campionato. Magari ne porterà altri a ruota. Adesso è un attaccante puro e ha una percentuale di realizzazione fenomenale. Io personalmente, avrei preferito vederlo chiudere la carriera nella Juventus. Però lui continuerà a giocare finché si sentirà il numero uno. Buffon e la Nazionale? Penso abbia già finito, anche se, nel caso in cui ci fosse bisogno, la sua fede lo porterebbe nuovamente in azzurro. Però penso che la scelta sia stata definitiva", ha concluso.