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Inter, Sconcerti su Conte: “Ha cambiato l’anima della squadra, ma ci sono state scelte ai limiti dell’accettabile”. E su Lukaku…

FLORENCE, ITALY - JUNE 08: Mario Sconcerti during the presentation of the book on Ferruccio Valcareggi at Centro Tecnico Federale di Coverciano on June 8, 2018 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Il noto giornalista, Mario Sconcerti, fa un bilancio della stagione nerazzurra, soffermandosi sulla gestione di Antonio Conte

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Parla Mario Sconcerti.

Il 2019 sta per volgere a termine, la sorpresa di quest'anno è certamente l'Inter, che guida la classifica del campionato di Serie A, insieme alla Juventus, a quota 42 punti: una prima parte di stagione straordinaria, frutto, anche e soprattutto, del lavoro svolto da mister Antonio Conte - scrive il noto giornalista sulle colonne del Corriere della Sera -, che ha saputo ricompattare la squadra e valorizzare talenti puri, dai più giovani ai più maturi.

"Tra un anno che finisce e uno che arriva, la sorpresa è certamente l’Inter, 9 punti in più della stagione scorsa, primo posto in classifica, vuoto cancellato con la Juve dopo nove anni - scrive l'editorialista -. Conte ha fatto un grande lavoro. Alcune uscite sono state molto più che populiste, ai limiti dell’accettabile, ma sul campo ha costruito qualcosa che in queste dimensioni non era immaginabile. Ti guardi intorno e non vedi differenze apprezzabili di facce, è una squadra vicina a quella dello scorso anno. Eppure è tutto capovolto, semmai vedi giocatori ricomparsi, da Borja a Candreva, da Bastoni a Gagliardini".

"Conte ha cambiato l’anima di tutti, senza schemi, gridando un particolare dietro l’altro - ha proseguito -. Le diversità vere sono lui e Lukaku. Lautaro esisteva già, bastava farlo crescere, i fatti lo hanno aiutato, ma era chiaro che la lana era pura. Lukaku ha portato come una capanna nell’Inter, ha messo tutto sotto la sua cupola, la sua voglia di amicizia e il suo piacere di calcio. Conte e Lukaku sono opposti, per questo si completano, riescono ad arrivare a tutta la squadra. L’Inter non ha ancora una qualità europea, ma in Italia continuerà a vincere in partenza contro almeno quindici avversari, solo apparendo. Poi si vedrà", ha concluso Sconcerti.