Il tecnico friulano dopo l'1-1 del "Ferraris".
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Genoa-Udinese, Gotti: “Gol loro una prodezza di Pandev, ho sottovalutato una cosa. De Paul? Sempre più forte”
Le parole del tecnico friulano dopo il pari del "Ferraris"
A margine del pari esterno, sul campo del Genoa, il tecnico dell'Udinese, Luca Gotti, ha analizzato il match del "Ferraris" ai microfoni di DAZN, esaminando il risultato che ha portato la squadra friulana un punto, su un campo non semplice. Di seguito le dichiarazioni del tecnico della formazione bianconera.
"I primi dieci minuti non mi erano dispiaciuti, fino a quella che è stata una prodezza di Pandev. Nel recupero abbiamo concesso due occasioni, e probabilmente ho sottovalutato la stanchezza di qualche giocatore. Senza quel minuto e mezzo saremmo andati via con la sensazione di aver lasciato due punti. Nel primo tempo abbiamo speso abbastanza per riprendere il risultato, poi abbiamo avuto le nostre occasioni. Avevo la sensazione che avremmo potuto puntare a qualcosa di importante, quel minuto e mezzo mi lascia un po' di amaro in bocca. Dicevo a Llorente di cambiare il riferimento in uscita. Se dovevamo avere un'uscita alta gli avevo chiesto di cambiare parte del campo. Pereyra e De Paul trequartisti dietro a Llorente? Pereyra ha quell'intelligenza che gli consente di comprendere i momenti della partita. È un giocatore al quale c'è poco da insegnare, ha la sua sensibilità per comprendere la partita e ci dà una mano enorme. Terzi in classifica nel girone di ritorno?Se posso essere sincero non credo sia cambiato molto. Nelle prime partite abbiamo avuto una débacle a livello numerico, siamo risaliti piano piano e poi siamo andati nelle secche, abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo. Adesso stiamo raccogliendo quello che meritiamo di raccogliere. Prospettive di crescita della squadra? È una squadra che ha diversi giocatori forti, diversi giovani che sono in grado di farci pensare all'Udinese del futuro. Dipenderà dalle singole situazioni dei giocatori importanti e da quello che deciderà il club. Sappiamo che non sarà un mercato particolarmente ricco. De Paul? Il ragazzo è qui da cinque anni, ogni volta abbassa la testa e riparte più forte di prima. Lui e il club si sederanno ad un tavolo per decidere una strategia comune. Lui ha una forza enorme: ad ogni mercato si parla di una sua partenza, in Nazionale trova chi gioca al PSG o al Barcellona, lo tirano per la giacchetta. Ogni volta trova la forza di tornare a Udine e ripartire più forte di prima. Leadership di Rodrigo?Il merito è suo. Sono sicuramente contento: parallelamente alla crescita del giocatore, che è sotto gli occhi di tutti, in questi due anni ho potuto apprezzare una crescita della persona. Non che non fosse maturo prima, ma questa leadership trasmette grande positività al gruppo. Ci sono leadership di autorità, lui invece trasmette tante cose positive. Ovviamente il merito è tutto suo".
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