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Fiorentina-Atalanta, Palomino: “Vorrei dedicare un gol a mio padre. Obiettivi? Cercheremo di migliorare gara dopo gara…”

Fiorentina-Atalanta, Palomino: “Vorrei dedicare un gol a mio padre. Obiettivi? Cercheremo di migliorare gara dopo gara…”

Le parole del difensore dell'Atalanta, Josè Luis Palomino, in vista della gara contro la formazione di Stefano Pioli

Mediagol93

L'Atalanta si prepara al complicato match contro la Fiorentina.

Dopo due importanti pareggi maturati rispettivamente contro Milan e Torino, il club bergamasco, è deciso a trovare la prima vittoria in campionato. Obiettivo sicuramente non facile per la compagine di Gian Piero Gasperini che, oggi pomeriggio, sarà chiamata a scendere in campo contro i viola - reduci da un'amara sconfitta contro l'Inter -.

A parlare a poche ore dalla gara che andrà in scena allo Stadio Artemio Franchi è il difensore José Luis Palomino"Ogni partita che passa, sento che stiamo migliorando. Dobbiamo continuare così, a migliorare partita dopo partita, a fare il meglio che possiamo ogni settimana. Sappiamo che così facendo, saremo sempre più vicini alla vittoria. Ora pensiamo solo alla prossima partita. La Fiorentina sta facendo bene, è una squadra che corre molto. E si giocherà in casa loro. Ci ricordiamo le sfide dell'anno scorso contro di loro, partite molto fisiche, difficili. Ma noi abbiamo ritrovato fiducia. L'idea è quella di cercare di migliorare e crescere sempre".

Il difensore argentino si è inoltre soffermato sulla prestazione offerta dalla sua squadra nella gara contro la formazione granata: "Io tra i migliori? Indubbiamente mi fa piacere, poco alla volta sto raggiungendo il livello che vorrei e che posso offrire. Col Torino abbiamo fatto una buona gara, alzando il livello sia individuale che di squadra. Loro si sono chiusi bene e cercavano di colpire in contropiede. Noi in casa dobbiamo essere forti. Dopo le gare perse con Cagliari e Spal, secondo me ora si sta vedendo una squadra che sta cominciando a migliorare".

Durante l'intervista rilasciata al sito ufficiale dell'Atalanta, il classe 90, si è soffermato anche sulla questione relativa alla fascia da capitano: "Non me l'aspettavo, ma è stata una grande soddisfazione. Quando mi hanno detto che sarei stato io il capitano, ero davvero felice. Era dai tempi della Primavera al San Lorenzo che non indossavo la fascia. A quei tempi ero quasi sempre io il capitano, poi una volta in prima squadra, non mi era più capitato. È stata una bella gratificazione per me: uno lavora anche per quello, per dimostrare di poter essere all'altezza. Certo, sono stato capitano anche perché in campo forse ero il giocatore di quella formazione che aveva giocato più partite, ma è stato bello, una bella soddisfazione". 

Infine, Palomino, ha parlato della sua percorso in nerazzurro: "Mi trovo molto bene, abbiamo una vita tranquilla. Passo tanto tempo nel Centro Bortolotti e questo devo dire mi piace molto: stare insieme aiuta a fare squadra. A me piace la tranquillità e la città aiuta molto: quando posso esco per fare una passeggiata, bere un caffè in centro, rilassarmi. Una delle mie mete preferite è Città Alta: mi piace camminare lungo le mura, vedere la città. C'è ancora molto da scoprire. E alla fine un buon ristorante lo si trova sempre. Il mate poi non può mancare. Vivo con la mia ragazza e il mio cagnolino, poi in questo periodo è arrivato anche mio papà che starà qui ancora per un paio di settimane. Mi piacerebbe potergli dedicare qualcosa, magari un gol. Anche se per prima cosa, mi interessa aiutare la squadra e fare bene per prima cosa il mio lavoro, e cioè difendere. Ma sono convinto che continuando ad allenarmi bene, arriverà anche il momento in cui segnerò. Da quando sono qui, ho affrontato praticamente tutte le squadre. Questo è importante, perché mi permette di conoscere gli altri giocatori, le caratteristiche degli avversari. Il mio obiettivo per quest'anno è alzare il livello dell'anno scorso. E tutto passa attraverso il lavoro. Per quanto riguarda la squadra, sappiamo che quest'anno il campionato sarà ancora più difficile perché c'è molto equilibrio e tutte le squadre si sono rafforzate".