"di Maria Chiara Ferrara
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Figc: perquisizione delle Fiamme Gialle in procura federale, nel mirino il caso Chievo. La situazione
Le Fiamme Gialle si sono presentate negli uffici della Figc nei giorni scorsi per acquisire alcuni documenti relativi al caso Chievo Verona. Lo scopo della perquisizione non è ancora noto
Ore calde in casa Figc.
La Giustizia Sportiva e quella ordinaria sembrano negli ultimi mesi sempre più destinate a entrare in contatto. Molte sono infatti le recenti vicende in occasione delle quali il primo ambito è stato discusso e criticato dal secondo. In particolare, il caso Chievo Verona è stato a lungo nel mirino. I gialloblù la scorsa estate, infatti, erano stati condannati alla retrocessione in cadetteria — a seguito della penalizzazione di 15 punti — per plusvalenze fittizie, ma a causa di un vizio procedurale si era dato inizio ad un nuovo processo, conclusosi con una penalizzazione più leggera da scontare nel campionato in corso. La società di Luca Campadelli era stata così graziata, ottenendo la possibilità di continuare a militare nella massima serie. Il caso potrebbe essere in qualche modo accostato al processo per irregolarità amministrative che sta coinvolgendo nelle ultime ore il Palermo, condannato alla retrocessione in terza categoria, e che ha sconvolto la Serie B, con un repentino cambiamento della classifica. Il salto all'ultimo posto della graduatoria dei rosanero ha infatti mutato la liste delle squadre che parteciperanno ai play-off e decretato l’annullamento dei play-out. Di quest'ultima condizione, senza dubbio, si continuerà a discutere nei prossimi giorni: venerdì, infatti, è in programma un Consiglio Federale a tal proposito.
Nei giorni scorsi le decisioni della Procura della FIGC, tuttavia, hanno riscosso grande attenzione anche da parte della Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle, infatti, si sono presentate nella giornata odierna presso i suoi uffici. Il corpo sportivo ha acquisito dei documenti relativi proprio all’inchiesta sulle plusvalenze fittizie del Chievo Verona e ha richiesto di controllare il contenuto del computer di uno dei procuratori aggiunti (che si occupa prevalentemente di prova tv e deferimenti dei tecnici). I motivi e lo scopo dell’accertamento, tuttavia, non sono ancora stati resi noti.
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