"Mi manca giocare a calcio, che insieme alla mia famiglia rappresenta tutta la mia vita".
serie d
Coronavirus, Mauri: “Mi manca la quotidianità, voglio lasciare il segno a Palermo. Campionato? L’obiettivo è vincere sul campo”
Il centrocampista del Palermo, Juan Mauri, ha detto la sua in merito all’emergenza sanitaria mondiale legata alla diffusione del Coronavirus
Parola di Juan Mauri. Il centrocampista del Palermo, intervistato ai microfoni del sito ufficiale rosanero, ha detto la sua in merito all’emergenza sanitaria mondiale legata alla diffusione del Coronavirus. Una situazione complessa e drammatica che sta inevitabilmente sconvolgendo la quotidianità di ogni singolo cittadino. Per questo motivo, in considerazione delle misure di prevenzione disposte dalle autorità di Governo, il club rosanero ha deciso di prolungare la stop forzato degli allenamenti.
"C'è un'incredibile voglia di tornare al più presto alla vita normale. Mi manca la solita routine da calciatore: lo spogliatoio, la preparazione mentale alla gara, i festeggiamenti dopo una vittoria. Speriamo che il momento più critico qui in Italia sia ormai alle spalle, ma sono preoccupato anche per la situazione in Argentina, al momento i contagi sono minimi ma se l’epidemia dovesse espandersi sarebbe un duro colpo per il sistema statale che potrebbe non essere pronto a gestire una tale crisi. In Italia le istituzioni hanno preso in tempo le giuste precauzioni a differenza di Paesi che hanno sottovalutato il problema. Sono addolorato per la gente che sta soffrendo e rivolgo tutta la mia stima a coloro i quali sono impegnati in prima linea, deve essere massacrante lavorare in queste condizioni. Personalmente vorrei avere l’occasione di chiudere in bellezza questo campionato sono convinto di non aver ancora dimostrato al meglio le mie qualità. Ad ogni modo Palermo non è per me una tappa passeggera, voglio lasciare il segno perché credo in questo progetto e voglio togliermi tante soddisfazioni indossando la maglia rosanero a lungo".
“Non amo i social networks - ha proseguito il numero 26 rosanero - sono geloso della mia vita privata e preferisco un asado in buona compagnia piuttosto che una diretta Instagram. Ma grazie a WhatsApp, insieme a mia moglie Camila ed ai miei figli Cristobal e Caetano, ogni giorno possiamo trascorrere un po' di tempo insieme ai nostri parenti che vivono a Realicó. E' un modo per sentirsi a casa, ovviamente è impossibile adesso fare programmi ma non vedo l’ora di poter abbracciare tutti i miei cari. Io sono ottimista, sono convinto che torneremo a giocare presto, speriamo il prima possibile tra maggio e giugno ma saremmo pronti a giocare anche a luglio se necessario. E’ la speranza di tutti, vogliamo vincere sul campo il torneo, siamo in testa fin dalla prima giornata e serve soltanto un ultimo sforzo per raggiungere l’obiettivo. Impensabile pensare a soluzioni inedite come quella dei playoff, non si è mai vista una squadra prima in classifica giocarsi la promozione in uno spareggio con la sesta o la settima. Se l’emergenza dovesse cessare ci sarebbe il tempo di portare a termine la stagione, ovviamente in piena sicurezza per tutti. Questa squadra è già pronta per il salto di categoria, del resto al Sud la serie C è molto simile alla serie D, parlo per esperienza diretta: meno possesso palla, più corsa e fisicità”, ha concluso Mauri.
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