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Bologna, Mirante: “Buffon il più forte, Marchegiani il mio idolo. Taglialatela…”

Bologna, Mirante: “Buffon il più forte, Marchegiani il mio idolo. Taglialatela…”

Le dichiarazioni del portiere classe '83 nel corso di una lunga intervista rilasciata a 'Il Messaggero'

Mediagol93

Antonio Mirante si racconta.

Nel corso di una lunga intervista rilasciata a "Il Messaggero", l'estremo difensore del Bologna, tra le varie tematiche affrontate, ha parlato di quelli che sono stati i suoi modelli nel calcio: "Quando ero ragazzino mi piaceva Marchegiani. Ho sempre pensato che il portiere debba avere molta tecnica e lui, non avendo molte qualità fisiche, era tecnicamente  fortissimo. Mi piaceva studiarlo. A pensarci, mi piaceva anche Taglialatela per come si vestiva. Il ruolo di portiere per me è stato amore a prima vista". Tra gli portieri più forti degli ultimi tempi, Mirante stila anche una sua classifica: "Alisson è in auge fra i portieri più forti al mondo, anche de Gea del Manchester United è bravissimo. Buffon è in una fase di decisione. Quando smetterà ci renderemo conto di aver avuto la fortuna di vedere il portiere più forte di tutti i tempi".

Facendo un passo indietro il portiere rossoblù ricorda il suo periodo in bianconero, spiegando il motivo che lo ha spinto a lasciare le giovanili della Juventus: "Devo dire grazie alla mia famiglia che è stata un grande riferimento. Nessuno mai mi ha condizionato nelle scelte nemmeno quando ero giovane. Ho sempre deciso in autonomia. A 16 anni sono andato alla Juventus e l’ho scelto da un giorno all’altro, con tante difficoltà, però sono andato dritto per la mia strada. Sono arrivato a Torino in un momento in cui il settore giovanile della Juve era davvero forte. Investivano nei giovani. C’era una formazione a livello mentale che rendeva i ragazzi già pronti per giocare in un campionato professionistico. Era l’anno di Ancelotti, il 2000. Quando ci chiamavano in prima squadra durante la settimana, era una partita anche l’allenamento. Era alto livello. Tutto. Sono andato via perchè avevo bisogno di continuità. Avendo davanti Buffon, non potevo averla. Ho scelto prima il Crotone, poi il Siena, quindi sono tornato a Torino e ho fatto il secondo in Serie B. Però era inutile, per un portiere di 24 anni, fare la riserva. E ho scelto di andar via per misurarmi ed essere protagonista il più possibile".