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Barreto-Sampdoria, l’ex Palermo svela i motivi del divorzio: “Sicurezza a rischio, il Covid ha fatto un casino”

Il paraguaiano svela i motivi che si celano dietro la scelta di porre fine, anzitempo, la sua esperienza in blucerchiato

Mediagol93

Edgar Barreto saluta il club blucerchiato.

Si conclude qui l'avventura di Edgar Barreto alla Sampdoria, cominciata 5 anni fa dopo la parentesi Palermo. Il paraguaiano, in scadenza a giugno, ha infatti deciso di porre fine alla sua esperienza in Liguria accelerando - di fatto - i tempi del suo addio. A spiegarne i motivi, durante un'intervista concessa ai microfoni del "Secolo XIX", è lo stesso centrocampista.

"Venerdì mattina sono passato al Mugnaini a salutare… sembrava un giorno normale, tanti sorrisi, qualche battuta, “cambiati e vieni a allenarti. Ho rescisso il contratto. Non si erano creati i presupposti giusti per il prolungamento… il Covid poi ha fatto un casino… la priorità per me è dare tranquillità alla mia famiglia… tanti dettagli, grandi o piccoli, che mi hanno portato a prendere questa scelta. Mi è dispiaciuto tantissimo chiudere così, diciamo che ho anticipato i tempi di un mesetto. Senza questo maledetto virus sarei arrivato regolarmente alla fine del mio contratto".

L'ex Palermo si è inoltre espresso sul suo futuro, escludendo la possibilità di appendere gli scarpini al chiodo: "Sì, non smetto. Sto facendo il corso per allenatore ma se capita l’occasione, se c’è la possibilità, voglio giocare ancora e togliermi qualche altra soddisfazione. Se qualcuno pensa che io abbia rescisso perché non sto bene fisicamente, sbaglia. Dal ritiro di Ponte di Legno a oggi mi sono sempre allenato regolarmente, sono sempre stato convocato, poi chiaramente ogni allenatore fa le proprie scelte. Ma non ho mai perso la mia positività nei confronti del gruppo e non sono uno di quelli che rompe le scatole se non scende in campo. Chi mi conosce lo sa bene. Chiaramente ogni calciatore vuole essere un titolare, ma che giocassi o meno, l’atteggiamento e l’impegno in settimana sono stati sempre gli stessi. Mi hanno già chiamato dall’Olanda, la mia ex squadra del Breda. Vediamo. E’ anche vero che a Genova io e la mia famiglia stiamo benissimo, abbiamo costruito tanti legami, tante amicizie. Ci piacerebbe restare a vivere qui. Magari spunta qualcosa vicino. Aspetto e nel frattempo mi tengo allenato".

"Con mia moglie Rocio - ha continuato Barreto - abbiamo condiviso la scelta. Il figlio più grande, Matìas, è quello che ha capito, Iker e Oliver sono troppo piccoli. Durante il lockdown abbiamo riguardato insieme alcune mie vecchie partite, anche del Mondiale con il Paraguay. Ho capito, si vede che loro vogliono ancora vedermi giocare e sarà così".

Barreto ha infine raccontato il suo periodo di convivenza con il virus: "Sono stato influenzato un paio di giorni, un po’ di pesantezza agli occhi, poi stop. Però la mia grande paura era di trasmetterlo alla mia famiglia. E anche adesso, non me la sentirei di rischiare. In tanti dicono che una volta passato uno resta immune. Ma non ci sono certezze. Anche nel nostro spogliatoio a qualcuno è capitato di guarire e poi risultare di nuovo positivo. Riprendere a giocare significa anche andare in trasferta, viaggiare, dormire in albergo, incontrare persone. E per quante precauzioni tu possa prendere, non puoi mai sentirti sicuro...".