serie a

A tutto Buffon: “Non smetterei mai di giocare, il Mondiale è una ferita. Calciopoli e la depressione. Alena e Ilaria D’amico…”

A tutto Buffon: “Non smetterei mai di giocare, il Mondiale è una ferita. Calciopoli e la depressione. Alena e Ilaria D’amico…”

Il capitano della Juventus e portiere della Nazionale Italiana Gianluigi Buffon, intervistato da Maurizio Costanzo, ripercorre le fasi più significative della sua carriera soffermandosi anche su vari aspetti legati alla sua vita privata

Mediagol93

Gianluigi Buffon giunto come ospite al noto talk show "L'Intervista" condotto da Maurizio Costanzo parla di passato, presente e futuro, e in particolare di quelli che sono i suoi progetti in merito alla carriera da calciatore, tema molto caldo su cui il classe 78 ha provato a fare un po' di chiarezza: "Smettere o continuare a giocare? Un giocatore non smetterebbe mai di giocare. Non posso dire bugie o creare false aspettative o illusioni. La verità è che devo incontrare il presidente col quale abbiamo questo patto tra gentiluomini prima della fine del campionato, ci incontreremo, faremo il punto della situazione e prenderemo la scelta definitiva".

Con 175 presenze con la maglia della Nazionale - e 17 anni da capitano in maglia bianconera - il pilastro azzurro non ha mai nascosto la volontà di voler chiudere la sua carriera partecipando ad un ultimo mondiale. Con la mancata qualificazione dell'Italia a Russia 2018 questo sogno sembra destinato a rimanere tale. Buffon svela il suo stato d'animo nel corso dei successivi giorni dopo la cocente sconfitta dell'Italia ad opera della Svezia: "Sono stati giorni molto difficili: volevo chiudere la carriera con il Mondiale perché penso che poteva essere l'occasione più bella per ricordare e onorare. Sarebbe stata una passerella finale perfetta. Purtroppo non è andata così però penso anche che a 40 anni io debba fare determinate dichiarazioni perché è giusto fare un passo indietro, è anche una questione di sensibilità perché visto che sono sempre stato un punto di forza delle mie squadre non vorrei mai diventare un peso. A 40 anni non lo devi più dire te ma gli altri..."

Facendo un tuffo nel passato il capitano della Juventus parla della parentesi che riguarda uno dei momenti più duri della sua carriera: Calciopoli e il Calcioscommesse: "Mi ha fatto male, non tanto, tantissimo, perché sono stato non una volta ma ben due volte gratuitamente infangato e su un aspetto che per me è fondamentale cioè la lealtà sportiva. Su quello proprio non transigo. La cosa che mi ha fatto soffrire di più il calcioscommesse? Sicuramente, senza ombra di dubbio. Sono state due vigliaccate mirate a uno sportivo e a un uomo che non se le meritava assolutamente... non porto rancore nei confronti di nessuno, però se dovessi rivedere certe persone un pochino mi innervosirei...".

Raccontatosi in veste di sportivo, ma anche di uomo Buffon - nel corso dell'intervista - ripercorre due dei momenti più delicati della sua vita privata: la depressione sopraggiunta nel dicembre 2003 e la separazione -  diversi anni dopo - con Alena Seredova fino all'incontro con la giornalista Ilaria D'amico: "Ci sono degli snodi nella vita, probabilmente nel momento in cui da giovane e superficiale stai entrando in una dimensione di uomo un po' più maturo in cui devi fare i conti con dei buchi neri che fino a quel momento non hai preso in considerazione. E queste valutazioni ti fanno cadere in un limbo, in un'apatia che può sfociare nella depressione. Una cosa molto brutta, poi soprattutto per un carattere esuberante e gioioso come il mio... il non riconoscersi penso sia la peggiore delle cose... Pizzicato anche sul tema donne il capitano bianconero ha parlato dei due rispettivi rapporti con l'ex moglie AlenaSeredova e con l'attuale compagna Ilaria D'Amico: "Alena è una persona che ringrazierò perché alla fine ho passato dieci anni veramente belli con lei e lei me li ha dedicati come penso di averglieli dedicati io. Poi abbiamo fatto due figli stupendi, molto educati e di quello gran parte del merito va a lei...però penso che alla fine come in tutte le cose c'è un dare e un avere e io ho ricevuto tanto da lei, penso di aver dato tanto...e poi basta. Penso che Ilaria sia veramente una donna speciale e secondo me il nostro rapporto è un qualcosa di straordinario e proprio per questo immagino che ci sarà una evoluzione in futuro e che durerà.

Dando uno sguardo ad un futuro non troppo lontano, lo storico portiere della Nazionale Italiana risponde a bruciapelo su quello che a suo dire, potrebbe essere il suo papabile successore: "Sicuramente per doti e inizio carriera Gigi Donnarumma è il portiere che in questo momento è sulla bocca di tutti ma in maniera meritata e poi però ci sono anche due o tre ragazzi che secondo me sono partiti un anno due più indietro rispetto a lui ma son di grande prospettiva".