Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

notizie

Nazionale, Zaniolo: “Mancini ha visto qualcosa in me, spero di dimostrarlo. Emozioni? Ho quasi pianto…”

Nazionale, Zaniolo: “Mancini ha visto qualcosa in me, spero di dimostrarlo. Emozioni? Ho quasi pianto…”

Il centrocampista azzurro, classe '99, si è detto entusiasta per la prima convocazione

Mediagol23

La Nazionale azzurra è pronta a ripartire dopo la delusione per la mancata qualificazione al Mondiale in Russia.

Tra i 31 convocati dal commissario tecnico Roberto Mancini per i match di Nations League contro Polonia e Portogallo c'è chi ha ancora l'amaro in bocca per la doppia sfida fallita nei playoff qualificazione contro la Svezia, ma anche un mix di giovani pronti a stupire. Tra questi c'è Nicolò Zaniolo, il più giovane del gruppo, la cui convocazione ha fatto parecchio discutere. Il centrocampista della Roma, arrivato in giallorosso nell'affare Nainggolan insieme a Davide Santon, non ha infatti fin qui esordito in Serie A. Ritornando di qualche anno indietro, stessa sorte è toccata anche a Marco Verratti, il cui passaggio dal Pescara al Paris Saint-Germain ha impedito di ottenere minutaggio nel massimo campionato nostrano. Ma Zaniolo ha ancora un'intera stagione davanti, pronto a conquistarsi una maglia nel reparto centrale della squadra di Di Francesco.

La speranza è anche ottenere l'esordio in azzurro in Nations League. Intervenuto in conferenza stampa a Coverciano, il classe '99 si è detto stupito della convocazione, accolta tra l'emozione e la gioia dei parenti: “Sono sorpreso di essere qui, ma anche entusiasta e incuriosito di vedere cosa accadrà. Spero di ripagare la fiducia del mister, ma anche della Roma che ha creduto in me, senza dimenticare il percorso all’Under 19 che è stato fondamentale. Mancini deve aver visto qualcosa in me, spero di riuscire a dimostrarlo. Papà si è messo a piangere quando ha saputo della convocazione? Io ci sono andato vicino, ero felicissimo e incredulo. Il mio messaggio è quello di non arrendersi mai e inseguire sempre i propri sogniHo fatto sette anni alla Fiorentina, l’ultimo giorno mi hanno detto che dovevo andare via. Ci sono stato male, ma è il passato. Tornare è sempre bello perché qui ho lasciato degli amici”.