Terminata da pochi minuti la giunta straordinaria del Coni per parlare dei problemi che affliggono il calcio italiano, in primis la situazione inerente la FIGC.
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Malagò: “Commissariamento FIGC? Le regole non lo permettono, ma il calcio va riformato”
Le parole del numero uno del Coni, Giovanni Malagò, in merito alla questione sul commissariamento della Federazione
Commissariare o no la federazione, questo il dilemma del presidente Giovanni Malagò che, al termine della riunione, si è soffermato ai microfoni della stampa: "Credo che fosse doveroso convocare una Giunta straordinaria. Tutti hanno espresso la propria opinione, questo è molto importante. C'è un problema sostanziale e oggettivo: questa vicenda non coinvolge solo il Coni e il sistema sportivo, ma il sistema paese in modo diverso e non paragonabile con qualsiasi altra Federazione. Una piena che travolge e coinvolge tutto. Sarebbe da persone irresponsabili far finta che non sia successo nulla, soprattutto per chi ha responsabilità istituzionali e pubbliche come me. Sotto questo punto di vista, la mia posizione è netta e categorica: per me il calcio italiano va riformato, vanno cambiate le cose sotto tanti punti di vista".
"Come arrivare a questo? Non si può non passare da un commissariamento lungo, con poteri ampi. Il male è profondo e esiste alle radici, a partire dallo Statuto, che impedisce di riformare il calcio. La posizione della Giunta è chiara, ci vuole il commissariamento, ma le regole non ci permettono di farlo. Se avessimo commissariato il calcio qualcuno avrebbe fatto, e probabilmente vinto, il ricorso. Nel calcio ci sono problemi strutturali che prescindono dalle persone. Sono 9 le caselle da mettere a posto in Lega A. Se succede in bocca al lupo calcio, noi non possiamo fare niente. Se non succede.. La Serie A è una vittima. Ora ha la possibilità di dimostrare che conta".
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