Parola a Roberto Mancini.
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Italia-Galles, Mancini: “Niente biscotto, giochiamo per vincere”. E fa un annuncio
Le dichiarazioni rilasciate dal commissario tecnico in conferenza stampa alla vigilia della sfida Italia-Galles
Diversi sono stati i temi trattati dal commissario tecnico della Nazionale italiana, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Galles, valevole per la terza giornata del Gruppo A di Euro 2020: dal momento della sua squadra, reduce da due vittorie di fila conquistate contro Turchia e Svizzera e la qualificazione agli ottavi di finale, alle scelte di formazione. L'allenatore originario di Jesi, infatti, ha annunciato Marco Verratti dal primo minuto.
"Verratti ha bisogno di giocare. Fino ad oggi, dopo tanti giorni che si allena, sta bene. Vediamo, se scenderà in campo dal primo minuto come è probabile che sia, come starà dopo la fine del primo tempo, le sue sensazioni. Valuteremo lì. Giocheremo per vincere, è il nostro principio e terremo fede a questo. Il 'biscotto'? Si usa quando ci sono due squadre che hanno un obiettivo, lo stesso risultato per andare avanti. E' un problema che non ci riguarda: o andiamo a Londra o ad Amsterdam, non riguarda noi adesso. Non avremo problemi ad incontrare una o l'altra: noi giochiamo per vincere una gara difficile visto che è la terza in dieci giorni", le sue parole.
GALLES E NON SOLO - "Il Galles è una squadra difficile da affrontare. Da anni veleggia nella parte alta del ranking, hanno giocatori di qualità. Sono britannici: forti fisicamente, hanno 4 punti e non sono gli ultimi arrivati. Se non erro sono già arrivati in una semifinale all'Europeo. Cercheremo di vincere, è il nostro obiettivo. Galles come Stoke? Lo Stoke aveva un campo difficile da affrontare, il Galles gioca con Bale, Ramsey, Allen, con giocatori di qualità e tecnici. Sarà una gara tosta a livello fisico. Sono tecnici ma hanno la fisicità britannica".
IL GIOCO - "C'è stato un ricambio generazionale con giovani che volevano fare anche qualcosa di più. Noi abbiamo vinto 4 Mondiali col nostro gioco, la fase difensiva è fondamentale, serve un bel bilanciamento. Abbiamo provato a cambiare la mentalità cercando di attaccare di più, c'è stato un buon mix ed è merito dei ragazzi di aver assimilato questo gioco. La Nazionale è di tutti. All'inizio c'è sempre freddezza, poi ci si appassiona sempre di più. Vialli l'ultimo a salire sul pullman? Il primo giorno ce lo siamo dimenticati effettivamente giù dal pullman...".
TURNOVER -"Penso davvero che ci siano 26 titolari. Se prendete le qualificazioni di Nations League, l'attacco era Insigne, Belotti e Bernardeschi che potrebbe giocare domani. Poi c'è Chiesa che è un titolare. Contro Lewandowski e Milik, hanno giocato Emerson, Acerbi, Bastoni e Florenzi. Quando dico che sono tutti titolari è perché, se noi cambiamo qualcosa e domani dobbiamo farlo, è vero. Alla terza devi farlo, a trentadue gradi: c'è bisogno di giocatori freschi, i ragazzi daranno quel che han fatto fino ad oggi. Siamo dei bei ragazzi, sicuramente. Ci fa piacere si parli così. Ci deve far cercare di fare del meglio, di migliorare. Non ci crea pressione ma ci fa molto piacere".
BOLLA E AVVERSARIE -"A volte c'è bisogno di non vedersi per 24 ore. C'è bisogno di pensare anche ad altro se non al calcio a volte, i ragazzi anche per un giorno, un giorno e mezzo, hanno bisogno di farsi gli affari loro. E' questo il problema visto che siamo in bolla. Le avversarie? Francia, Spagna, Germania, Portogallo, sono abituate a vincere, piene di giocatori straordinari. La Francia resta la favorita nonostante il pareggio con l'Ungheria. Poi ci sarà anche il Belgio: secondo me non cambia nulla", ha concluso.
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