L’ex centrocampista svedese Glenn Strömberg, a due giorni dallo spareggio tra Svezia e Italia, si trova in bilico tra l’amore per la patria e la vecchia passione per il calcio italiano.
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Italia, Stromberg: “Con la Svezia è un 50%-50%. Il biscotto? In Italia ho visto di peggio…”
Le parole dello svedese ex Atalanta a proposito della sfida tra Svezia e Italia, valida per la qualificazione ai Mondiali 2018 in Russia
La Serie A lo ha accolto nel 1984 per otto stagioni fino al ritiro, facendogli vestire la maglia dell’Atalanta e rendendolo così una vecchia gloria della massima serie.
“Mi è andata male: volevo entrambe al Mondiale, ma non sarà così. Credo che, comunque, nessuno sia contento: sia Italia che Svezia hanno pescato l’avversaria più complicata. - ha dichiarato il commentatore sportivo in un’intervista per la Gazzetta dello Sport -. Sono davvero convinto che entrambe le squadre abbiano il 50% di possibilità di andare in Russia, diciamo Italia al 51%, per il discorso tecnico: ma sarà uno spareggio apertissimo. Non credo che gli azzurri vinceranno all’andata segnando tre gol: mi aspetto risultati in equilibrio e qualificazione in bilico. A decidere saranno i dettagli.”
Mentre in molti credono che l’Italia parta favorita, infatti, Strömberg non ne è così sicuro: “So bene che, per storia e tradizione, tutti la vedono al Mondiale quasi di diritto. Perfino in Svezia lo pensa la maggior parte dei tifosi. Io, però, trovo che gli azzurri abbiano avuto qualche problema nell'ultimo periodo, finendo per perdere certezze".
Al contrario, la squadra nordica ha dimostrato di avere ancora tanto da dare ed è decisa a conquistare la qualificazione ai Mondiali 2018: “Il ct Jan Andersson, è stato capace di ridare entusiasmo alla nazionale dopo un Europeo non brillante. Emil Forsberg ad oggi è la stella della Svezia, ha tecnica, velocità e grande abilità nel puntare l'uomo uno-contro-uno.”
Assente ma pur sempre protagonista, il fenomeno Zlatan Ibrahimovic: “Zlatan è il miglior giocatore che questo Paese abbia prodotto negli ultimi decenni, semplicemente la sua assenza ha cambiato il modo di inseguire la vittoria. Con lui si potevano portare a casa i match anche giocando maluccio, a volte vinceva da solo. Ora, invece, serve che tutti si esprimano su livelli elevati.”
Guardando al passato, Glenn Strömberg è tornato a parlare del famoso ‘biscotto’ dell’Europeo 2004 che eliminò l’Italia: “Ovviamente quella partita è rimasta nella memoria degli italiani molto più che in quella degli svedesi. Ma non vedo come vi possiate lamentare. Anzitutto, quando un risultato è utile a entrambe le squadre in campo, le probabilità che si verifichi aumentano. Forse vi fate condizionare dal luogo comune sulla sportività degli scandinavi, ma è una cosa che succede in tutte le parti del mondo. E poi, se devo essere sincero, in Italia ho visto accadere molto di peggio, altro che biscotto..."
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