Flop Italia, lacrime azzurre. Chiellini: “Non so se continuo…”. Insigne: “Avrei giocato anche in porta…”

E' ancora fresca la delusione dei giocatori della Nazionale dopo l'eliminazione nella gara di lunedì sera contro la Svezia.

Giorgio Chiellini ne ha parlato in un'intervista al Corriere della Sera: "Ancora non ci rendiamo conto di quello che è successo. Tutti quanti. Forse lo realizzeremo al 100% solo a giugno. Perché ancora sembra impossibile non essere al Mondiale". Poi in merito alle voci sul suo ritiro dalla Nazionale: "Le scelte a caldo non si fanno mai. A freddo avevo pensato di smettere dopo il Mondiale per gestire al meglio le energie. Valuterò con meno emozione di quella di adesso. A San Siro ho salutato i compagni, non sapendo se ci sarà altra occasione".

Per il difensore della Juventus servirà cambiare qualcosa: "È chiaro che ora sia partita un po' di caccia alle streghe, ma fare di tutta l'erba un fascio sarebbe un errore. Servono riforme, quello sì, ma a prescindere dai nomi la cosa più importante sarà ritrovare compattezza tra le varie componenti. In questo momento è molto lontana, come dimostra il fatto che le due leghe non riescano a trovare un presidente. Non c'è voglia di venirsi incontro". 

Anche Lorenzo Insigne, il grande escluso del match di San Siro, intervistato dal quotidiano "Il Mattino" ha espresso il suo punto di vista: "Il mio sincero dispiacere è non partecipare ai Mondiali, soltanto e fortemente quello. Non è importante chi gioca e le decisioni vanno sempre accettate". Infine nessuna polemica per non aver giocato il ritorno: "Io per la Nazionale avrei fatto anche il portiere perché questa è una maglia che deve essere rispettata senza discussioni - ha detto il fantasista napoletano - Questa maglia è un simbolo e io voglio indossarla ancora a lungo".