Partita folle al San Paolo.
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Atalanta-Napoli, De Laurentiis: “Rizzoli non svolge bene il suo lavoro, gli arbitri non sono intoccabili”
Il presidente del Napoli ha commentato il pareggio ottenuto contro l'Atalanta in occasione della decima giornata di Serie A
In occasione della decima giornata di Serie A il Napoli ha ospitato l'Atalanta davanti agli occhi dei propri tifosi, sfida delicatissima per le sorti del campionato. I padroni di casa erano passati in vantaggio con il gol di Maksimovic, con gli ospiti che avevano riportato il risultato in parità con la rete di Freuler: nel secondo tempo gli azzurri erano nuovamente tornati in vantaggio grazie a Milik, ma la Dea ha ritrovato il pareggio con il gol di Ilicic. L'azione dell'ultimo gol è però nata dopo un contrasto in area molto dubbio tra Kjaer e Llorente, con quest'ultimo che è caduto in area di rigore dopo un "placcaggio" del difensore nerazzurro: l'arbitro però aveva lasciato correre e sul ribaltamento di fronte l'attaccante sloveno ha battuto Meret.
Una situazione che ha subito creato molte polemiche in campo, e addirittura sia il ds Giuntoli sia Carlo Ancelotti sono stati espulsi dall'arbitro. Al termine del match il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, attaccando duramente il direttore di gara per le decisioni prese: "Qui il problema non è se il rigore ci sia o meno, io non credo che Rizzoli e Nicchi svolgano al meglio il loro lavoro. Loro diranno che non sta a me dirlo. Invece io, come gli altri 19 presidenti di Lega Serie A che proveddono all'esistenza di tutto lo sport italiano, ho il diritto di essere ascoltato. Altrimenti il sig. Nicchi e il sig. Rizzoli si beccheranno dagli 80 milioni di napoletani e di tutti gli italiani che sono stanchi di questa prosopopea, come se fossimo davanti a degli dei. Bisogna far capire le cose. A velocità normale quello è rigore tutta la vita, ma non è questo il punto. Fai vedere attraverso il VAR come sono andate le cose: poi si può accettare che il regolamento dica delle cose, ma questa intoccabilità di Nicchi e Rizzoli ci dà estremamente fastidio".
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