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LE DICHIARAZIONI

Torino-Milan, Juric: “Abbiamo tanta fame nei particolari. Sull’arbitro dico questo”

Torino
Le dichiarazioni dell'allenatore del Torino, Ivan Juric

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Parola a Ivan Juric. Il tecnico del Torino in seguito alla sconfitta ottenuta tra le proprie mura contro il Milan di Stefano Pioli ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della conferenza post gara. Di seguito le parole del mister croato:

E' con noi da 10 mesi, ci voleva tanta pazienza. Il Milan ci ha provato per sei mesi, tutti sanno le potenzialità che ha e lo hanno preso per questo. Lui con noi ha lavorato tanto, si allena con continuità e sta facendo bene. Ma ha appena iniziato, facciamolo crescere con calma. Ha fatto molto bene in queste tre partite. Penso di no, siamo una squadra giovane e nuova: dobbiamo mantenere maggiore equilibrio e serenità, godiamoci il momento. Non dobbiamo illuderci o rimanere troppo male nei momenti negativi, dobbiamo sempre mantenere la calma. Dovevamo stare comunque attenti con Rebic. Pioli voleva dare una scossa e ci ha provato con i cambi. Ci siamo rirpesi dopo la sconfitta nel derby: è stata una partita tosta, ci siamo ripetuti a Udine e oggi ho visto determinazione e voglia di vincere. Non mi pesava. Qui è andata male spesso, ma non avevo questo peso. Ho parlato con la squadra? Eravamo felici, ma non ci siamo parlati. Loro hanno fatto due azioni pericolose, con Pobega che ha rubato palla e l'altra ci siamo addormentati. La vita è così, potevano segnare e l'abbiamo sbloccata noi. Ma dopo 5-6 minuti abbiamo concesso poco o niente. La squadra è come un giocatore: ci sono alti e bassi. Abbiamo fatto cose buone anche prima, poi un po' di sana ignoranza e cattiveria. Abbiamo tanta fame nei particolari, spero che il momento duri. Ora ci aspetta il Bologna, sarà molto difficile. Non l'ho mai capita questa frase...E se ti fanno gol? Per me è una bugia, non esiste. Il Milan ha fatto bene in quei primi 6-7 minuti, ha creato due occasioni sporadiche. Sono partiti più intensi, ma dopo siamo stati sul pezzo e concentrati. Insulti zero, nemmeno parolacce. Mi sembrava fallo netto: dopo l'Inter l'anno scorso sto attento alle loro spiegazioni, quella mi sembra ancora inspiegabile...Protesto, ma senza passare il limite. Ci vuole anche comprensione da parte loro perché sbagliano e devono capire i momenti"

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