Tutto pronto per Torino-Milan, match in programma questa sera.
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Torino-Milan, Gattuso: “Stiamo arrancando, vi dico cosa serve per arrivare quarti”. E sul futuro…
Le dichiarazioni del tecnico rossonero Rino Gattuso alla vigilia di Torino-Milan
Io tecnico rossonero Rino Gattuso, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della trentaquattresima giornata del campionato di Serie A, ha detto la sua sul momento negativo che la sua squadra sta vivendo:
”Domani è importante per noi, i giocatori, lo staff, per tutti. Ci stiamo giocando tanto, veniamo da un momento non positivo. Stiamo arrancando e facendo fatica, le parole che ci stanno dicendo sono giuste. Domani giochiamo con una squadra che assomiglia all'Atalanta. Sarà una partita dove c'è bisogno di forza fisica e brillantezza. Dovremo fare meglio di quanto fatto ultimamente. Nei momenti di difficoltà avevamo un'anima, oggi manca un'anima. Sapevamo stare in campo e soffrire, oggi manca tutto questo. Dobbiamo tornare ad avere un'anima. Certamente non posso dare una scossa ai miei giocatori prendendoli a pugni, sono l'allenatore. Dobbiamo capire che serve qualcosa in più, dobbiamo restare uniti e ragionare con una testa sola. Quest'atteggiamento ha fatto la differenza in passato, ora manca questo. Ci sono troppe chiacchiere sul futuro dei giocatori e mio. Domani può tornare il sorriso, ma poi mancano quattro partite. Non sarà una partita facile, troviamo una squadra in salute con grande mentalità. Al resto ci penseremo. Per arrivare quarti serve voglia di saper soffrire e far fatica. Tutte le squadre stanno facendo fatica, sembra che stiamo giocando al ciapa no. E' una componente che non deve mancare. Tutti sanno cosa ci si sta giocando. Non facciamo apposta a fare fatica. Erano 6-7 anni che il Milan non si giocava la Champions nelle ultime giornate. Sembra che non valiamo niente, ma non è così. Abbiamo pregi e difetti. Bisogna avere rispetto di questi ragazzi per quello che stiamo facendo. Un momento negativo ci può stare. Un altro Gattuso? La leadership non si compra al supermercato. Serve un percorso, non serve gridare o fare scenate napoletane. Io sono deluso da me stesso. Mi aspettavo di entrare nella testa dei miei giocatori in maniera più forte. Si può sbagliare a livello tecnico, ma non deve mai mancare la voglia di saper soffrire. Sono più deluso da me stesso che dai miei giocatori”.
Inoltre, l’allenatore calabrese si è espresso riguardo al suo futuro:
”E' da luglio, da quando ero in America, che mi dite che non sarei più stato allenatore del Milan. Secondo voi il Milan non rende perchè l'allenatore va via? Giochiamo un calcio non buono e siamo in difficoltà mentale: è per questo che non facciamo risultati. Ma la squadra è da quest'estate che sente le voci sull'allenatore, ci ha fatto l'abitudine”.
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