Filippo Inzaghi vivrà emozioni molto particolari assistendo alla sfida di campionato tra il suo Milan e la Lazio del fratello Simone. Queste la sua intervista concessa al Quotidiano Nazionale. "Su questa partita non ci si schiera - ha spiegato Superpippo -. Sono due squadre a cui voglio particolarmente bene: la Lazio perché è allenata da mio fratello Simone, il Milan perché è la mia storia, un club che mi ha dato tantissimo. Spero di assistere a una bellissima partita e che a vincere sia il migliore. Cosa invidio a mio fratello? Simone è diventato uno dei migliori tecnici in Italia, è un professionista molto bravo e con una grande preparazione, ma non gli invidio nulla. Siamo accomunati dalla stessa forte passione che mettiamo nel nostro lavoro. Tra di noi c' è grande confronto: io gli chiedo consigli, lui fa lo stesso con me".
venezia
Pippo Inzaghi e il suo derby del cuore: “Simone è già tra i top, ma questo Milan è da scudetto”
Il tecnico del Venezia presenta la sfida tra la sua ex squadra e la Lazio allenata dal fratello Simone.
MILAN - "Francamente non guardo più al passato. La mia testa è concentrata soltanto sul Venezia. Tutto il resto non conta. Il Milan di oggi? Fassone e Mirabelli hanno svolto un ottimo lavoro: è stata allestita una grandissima squadra. Sono convinto che i rossoneri potranno lottare per lo scudetto fino all' ultimo. Una punta come me servirebbe? Ma no. Il Milan è molto forte anche là davanti. Hanno preso Kalinic che è un giocatore importante, lo stesso André Silva è un centravanti di livello internazionale. E poi c' è Cutrone: quello che sta facendo è impressionante per un ragazzo del '98".
GRIGLIA SCUDETTO - "Sicuramente resta la squadra da battere. Ma finalmente, dopo tanti anni, assistiamo a un campionato molto equilibrato, la situazione si è livellata: le milanesi si sono rafforzate tantissimo, il Napoli di Sarri gioca un calcio splendido ed è ormai una certezza. Poi c' è anche la Roma: ha cambiato molto, ma può fare grandi cose. Tutto questo è un bene per il nostro calcio. Quanto pesa Bonucci in rossonero? Molto, è inevitabile. Stiamo parlando senza alcun dubbio del colpo più importante dell' ultimo calciomercato italiano. Una mossa che ha spostato gli equilibri".
VENEZIA - "Il presidente è una persona molto ambiziosa, come me. E' grazie al suo entusiasmo se il Venezia è riuscito a compiere un'impresa fatta da appena 2 o 3 squadre negli ultimi 60 anni. Ma dobbiamo essere realisti: mantenere la categoria è il nostro primo obiettivo. Come sono cambiato da allenatore? L' approccio è lo stesso: vivo la settimana in funzione della partita, curo ogni dettaglio, mi preparo al massimo per arrivare alla sfida senza aver nulla da rimproverarmi. E se parliamo di tensione, poi, quella la sento forte anche adesso".
© RIPRODUZIONE RISERVATA