"Il Milan deve credere allo scudetto, con la mentalità giusta".
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Milan, senti Kjaer: “Futuro, Ibra e lotta scudetto, vi dico tutto. La Juve è sempre la Juve”
Le dichiarazioni rilasciate dal difensore del Milan
Parola di Simon Kjaer. Diversi sono stati i temi trattati dal difensore del Milan, intervenuto ai microfoni dei canali ufficiali del club: dalla lotta scudetto che vede attualmente protagonisti i rossoneri e l'Inter, al suo futuro. Di seguito, le sue dichiarazioni.
"Siamo primi. Il nostro obiettivo era prendere ogni partita come una finale e prepararla al massimo. La Juve è sempre la Juve, ha grandi giocatori, come il Napoli. Come ho detto, loro sono dietro e noi siamo primi, quindi dobbiamo pensare a noi. Oggi il campionato è più difficile, ma se facessimo il massimo, e con un po' di fortuna... E' importante prendere le partite una alla volta", ha spiegato il classe 1989, che non sarà a disposizione di Pioli contro il Bologna poiché infortunato.
SU IBRAHIMOVIC -"E' difficile spiegare com'è Ibra. Il suo modo di lavorare, la sua mentalità, non li ho mai visti nella mia carriera. Una cosa che sappiamo tutti è che il suo obiettivo è vincere. E' solo da guardare Ibra, non saranno tanti i giocatori ad arrivare così a 40 anni. Lui e Mandzukic insieme? Non è una coppia facile per i difensori. Mario è uno che sta sempre addosso, non lascia mai un metro".
FUTURO -"Voglio rimanere qui il più a lungo possibile. Mi piacerebbe chiudere la carriera al Milan, ma nessuno saprà tra quattro anni come starò. Voglio vivermi il momento, poi vediamo cosa dirà il futuro. Milanello? Difficile da spiegare, non è un centro sportivo qualsiasi, c'è un'atmosfera magica. Io sono sicuro che quando non sarò più al Milan penserò all'impressione che mi ha dato Milanello. Il gruppo è fantastico, vuole lavorare. Io sono serio e faccio il mio lavoro. Piano piano stiamo andando sulla strada giusta, tutti assieme. Sono molto contento qua a Milano".
DA PIOLI A DONNARUMMA -"Pioli? Dal primo giorno mi sono avvicinato e mi ha chiesto subito come stessi. Da quel giorno il nostro rapporto è cresciuto. Se mi dice una cosa, la faccio. Mi ha dato quella fiducia che mi ha reso più tranquillo. Ha il suo modo di giocare, ma se io gli dico qualcosa lui mi ascolta. Ha una testa molto aperta per renderci migliori. Donnarumma? E' veramente cresciuto tanto, dà sicurezza alla squadra. E' importantissimo avere un portiere di cui ti fidi. Se sbaglio, so che c'è lui che copre. Ti dà la forza per giocare un po' più aggressivo e in anticipo", ha concluso l'ex Palermo.
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