Il Milan pareggia contro l'Atalanta.
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Milan-Atalanta, Pioli: “Rinnovo? A cena ho pagato io, il nuovo ingaggio è alto. Spero che Ibrahimovic rimanga”
Il tecnico del Milan sul pareggio contro l'Atalanta
Sul campo dello stadio San Siro è andata in scena la sfida tra il Milan e l'Atalanta, che si sono affrontati in occasione della trentaseiesima giornata di Serie A: i rossoneri erano passati in vantaggio grazie alla perla su calcio di punizione di Hakan Chalanoglu, ma la Dea ha trovato il pareggio con la rete di Duvan Zapata.
Al termine del match il tecnico del Milan, Stefano Pioli, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport commentando così la prestazione dei suoi uomini:
"È merito dello spirito della squadra, tutti dobbiamo ringhiare contro l'avversario. È la persona più educata del mondo, gli sarà scappata una parola. Può capitare. Mi aspettavo questa prestazione? Sì, perché la squadra sta bene e sono tutti disponibili. La cosa bella è che abbiamo provato a vincerla fino alla fine, questa è la cosa più importante. Sono felice del rinnovo, ma sono sempre stato sereno. Ho sempre avuto grande serenità e convinzione. Dobbiamo fare un lavoro di qualità, siamo il Milan e dobbiamo continuare a crescere. Pensiamo alle due partite che mancano, poi avremo un po' di tempo per riposare, e ripartiremo. Vogliamo dare continuità a quello che stiamo facendo, poi se potremo migliorarlo lo migliorerei. È cambiata la consapevolezza. La mancanza di continuità e di vittorie negli scontri diretti ci aveva tolto un po' di autostima. Invece vincere con Juve e Lazio ci ha dato grande sicurezza. Dobbiamo insistere, dobbiamo finire bene: abbiamo fatto tante partite ravvicinate, non posso che fare i complimenti ai miei ragazzi".
Sul futuro di Zlatan Ibrahimovic: "L'apporto che ha dato alla nostra crescita è evidente. Mi auguro di lavorare ancora con lui, ma ci sono ancora tante cose che vanno messe sul piatto. Sul fatto che stia ancora bene e che possa ancora trascinare non ci sono dubbi, ma questo discorso dipende da molti fattori. Credo che lui e il club non si siano ancora parlati: non c'era ancora la certezza su chi sarebbe stato l'allenatore, e credo che il discorso non sia ancora stato affrontato per questo motivo. Chi non lo vorrebbe? Ma la mia convinzione è che tutti ci siamo sforzati, e le prestazioni che abbiamo offerto sono merito di tutti. Eravamo una squadra giovane che si conosceva poco, era normale servisse tempo. Ma l'arrivo di Ibraè stato fondamentale per far crescere i giovani attorno a lui. Ma penso ci saranno altre cose da mettere sul piatto, servirà ancora un po' di tempo".
Anche Rafael Leao potrebbe essere un pilastro del suo progetto: "Ha un potenziale enorme, è giusto avere aspettative su di lui. Sta crescendo, quest'anno gli servirà molto per la prossima stagione. In allenamento fa molto meglio che in partita, ma arriverà. Oggi è entrato bene, ma credo che possa fare di più: ha le qualità per spaccare le partite, dall'inizio o a gara in corso. L'anno prossimo dovrà per forza esplodere, o quantomeno essere più continuo. Lui l'uomo da venticinque gol? Venticinque sono tanti, per me lui resta un attaccante esterno. Magari in due anni".
Inevitabile la domanda sul rinnovo: "Come ho festeggiato? A cena, con lo staff e i miei agenti. Con la gente che mi sta più vicino. Ho pagato io, perché il nuovo contratto ha un ingaggio piuttosto alto (ride, ndr)".
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