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Amelia versione bomber,11 anni fa il gol al Partizan: “Nessuno voleva che andassi a saltare ma io…”

Amelia versione bomber,11 anni fa il gol al Partizan: “Nessuno voleva che andassi a saltare ma io…”

Il ricordo dell'ex portiere di Palermo e Livorno, undici anni fa in gol con la maglia dei toscani nel match di coppa UEFA contro il Partizan Belgrado

Mediagol23

Oggi 11 anni dalla prodezza contro il Partizan, un ricordo indelebile nella memoria dell'ex estremo difensore di Livorno,Palermo e Milan Marco Amelia.

In una carriera ricca di emozioni, impreziosita dalla conquista di scudetto e Coppa del Mondo seppur non da protagonista, una delle più intense resta certamente quella vissuta al minuto 88' di quel match del 2 novembre 2006 quando il Livorno, impegnato a Belgrado contro il Partizan perdeva 1-0 e si giocava con vigore il passaggio del turno in Coppa UEFA (ancora denominata così ai tempi, ndr).

Una gioia condivisa e ricordata quest'oggi dall'ex portiere, ad oggi alla ricerca di squadra ma sempre in costante allenamento. Intervistato da Gianlucadimarzio.com, Amelia ha ricordato così quei momenti quando, senza nessun avvertimento dato alla panchina, decise di partecipare alla mischia in area di rigore per trovare il gol del pari: "Non faccio mai le cose in modo avventato o irresponsabile. In quel caso era un rischio calcolato. Nessuno voleva che andassi a saltare in area, perché era troppo presto: non eravamo neanche nel recupero. Ma il mio sesto senso mi diceva che era l'occasione buona per aiutare la squadra a fare gol. Sapete tutti com'è andata a finire...".

Le statistiche dicono che il classe '82 è l'ennesimo portiere capace di segnare un gol, ma Amelia può vantare un record, essere stato il primo estremo difensore italiano in gol in una competizione europea: "Quando hai la mentalità vincente il tuo unico pensiero è ottenere il massimo risultato per la tua squadra. E se c'è l'occasione, anche il portiere può essere decisivo nell'area di rigore avversaria. Quella sera a Belgrado andò esattamente così. Arrigoni? Sul momento Arrigoni non disse nulla, dopo ci abbiamo riso insieme. E ancora oggi quando ci sentiamo, ricordiamo divertiti l'episodio. Per un portiere il gol è qualcosa di diverso dalla parata. La parata, per quanto decisiva o spettacolare, fa parte dell'ordinaria amministrazione per chi gioca in quel ruolo. È naturale che segnare per me è stata un'emozione completamente nuova. Se poi pensiamo che è stato un gol decisivo per il passaggio del turno in coppa UEFA, l'emozione inevitabilmente raddoppia".

"Sto bene, sono integro e in forma. Mi sto allenando tutti i giorni con costanza e regolarità qui a Coverciano, al termine delle lezioni del Corso Uefa A. Forse fisicamente sto meglio adesso rispetto a qualche anno fa, perché con l'esperienza ho acquisito maggiore consapevolezza di come gestirmi e lavorare sul mio fisico. Livorno? E' una piazza da Serie A e la meriterebbe per la passione della città- ha proseguito il campione del Mondo-. Col tempo ci tornerà di sicuro, a Livorno il calore dei tifosi non manca mai, a prescindere dalla categoria ed è la base di tutto! Oggi probabilmente la città manca di strutture idonee, ma qualcosa si sta muovendo per crescere anche da questo punto di vista e tornare in alto".