"Rispetto le opinioni della tifoseria, anche se non le condivido".
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Genoa, tifosi in sciopero. Preziosi: “Non mi dimetto, non abbandono la barca in difficoltà”
Le dichiarazioni del presidente del Genoa, Enrico Preziosi: "Non condivido ma mi adeguo: meglio così piuttosto che una contestazione durante la partita".
Lo ha detto Enrico Preziosi, intervistato ai microfoni del 'Secolo XIX'. Domenica scorsa il netto 5-0 maturato contro il Pescara di Zeman, lunedì la scelta da parte del patron di esonerare Ivan Juric e di affidare la panchina ad Andrea Mandorlini. Poi, nella giornata di ieri, il comunicato dei tifosi della Gradinata Nord, che hanno chiesto a tutti i sostenitori del Genoa di disertare il Ferraris in occasione della prossima sfida col Bologna.
"Mi considerano il maggiore responsabile di questa situazione, mi prendo le critiche e gli insulti. In questo momento così difficile, però, sarebbe importante stare vicino alla squadra, perché quello che conta è tirarci fuori da questa situazione. Non condivido ma mi adeguo: meglio così piuttosto che una contestazione durante la partita - ha dichiarato Preziosi -. Conta la salvezza, poi verrà il momento dei processi. E con il tempo prima o poi accontenterò le loro richieste. Non voglio fare alcuna polemica, non è quello che serve adesso. Conta solo fare in modo di venire fuori da questo momento, c'è un nuovo allenatore e va aiutato nel suo compito".
NO DIMISSIONI -"Ho letto le loro richieste: di certo non mi dimetterò, perché sarebbe solo un inutile atto formale e poi non è mia abitudine abbandonare la barca in difficoltà. Nel frattempo stiamo lavorando già alla prossima stagione, non ci si può fermare. Riguardo all'advisor e alla ricerca di un acquirente, spero nel prossimo futuro di poterli accontentare. Il fatto è che finora si sono presentati solo mendicanti, gente che chiedeva annoi di mettere sul tavolo le risorse necessarie per prendersi il Genoa. Aspetto che venga fuori qualche genovese genoano, qualcuno che si faccia avanti. Gli faciliterò il compito, avrà un grande sconto. Sarà un caso ma i presidenti qui vengono sempre da fuori, chissà perché...".
JURIC - "Voglio bene a Ivan, diventerà un grande allenatore ma così non potevamo andare avanti. Ho sbagliato a non cambiare prima, è necessario un allenatore con esperienza e Mandorlini lo è. Domenica dopo il secondo gol l'ho chiamato e gli ho detto di venire. Non ci eravamo sentiti prima, l'esonero di Juric però a quel punto era diventato inevitabile. Mi auguro di rialzarci il più velocemente possibile, rischiando meno di prima. Non è un compito facile ma con lui sono sereno, ha grande carattere. Ripeto, pensiamo a rialzarci. Poi verrà il momento dei processi", ha concluso Preziosi.
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