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LE DICHIARAZIONI

Genoa, Gilardino: “Ho una voglia matta di vincere. Tutto sul mercato, Coda…”

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Il tecnico del Genoa è stato promosso definitivamente in prima squadra

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"Credo che in parte dipenda dalla spregiudicatezza e dal coraggio che uno deve sempre avere, non solo nella vita. Un modo di essere che mi porto dietro da quando giocavo. Avere degli obiettivi

chiari e concreti da trasmettere alla squadra è fondamentale, mantenendo la giusta umiltà nel quotidiano. Molto hanno contribuito l’approccio positivo e la disponibilità dei giocatori". Così Alberto Gilardino, intervistato ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport". Diversi i temi trattati dal nuovo tecnico del Genoa, promosso definitivamente in prima squadra: dalle recenti prestazioni offerte dalla sua squadra, alle possibili strategie di mercato. Ma non solo...

"Credo che le prestazioni ed i risultati siano la fortuna di un allenatore, l’ho detto dal primo giorno. Bisogna restare concentrati gara dopo gara, continuando ad avere stabilità nelle prestazioni e positività negli atteggiamenti. Modulo? Credo che la parola-chiave sia flessibilità. A Bari siamo scesi in campo con Gudmundsson e Aramu sotto a Puscas, chiudendo con il 3-5-2. Dipende dall’impostazione che uno vuole dare alla gara e soprattutto dentro la partita serve avere quei cambiamenti tattici e di caratteristiche di giocatori per mettere in difficoltà gli avversari", le sue parole.

OBIETTIVI -"Credo che voglia ed ambizione debbano accompagnarci sempre, sia che uno sia affermato o un giovane. Poi è chiaro che noi stiamo facendo una rincorsa, perché siamo dietro, ma pensando sempre a una partita alla volta. Quindi testa alla Roma in Coppa Italia e poi al Venezia, sempre con il solito equilibrio. La mia carriera è breve, ho avuto la possibilità di allenare in Lega Pro e in D, esperienze che mi hanno fatto crescere dandomi modo in certi momenti di sbagliare. Ho fatto i primi cinque mesi di quest’anno con la Primavera, una grande palestra, con giocatori della stessa età. Ci siamo divertiti, ho provato le mie idee, è molto diverso il lavoro quando hai elementi di 33-34 anni dal passato importante. Ho percepito il calore con cui la gente mi ha accolto alla presentazione della Primavera. Bello risentire quell’affetto".

MERCATO -"Se arriveranno esterni dal mercato? Stiamo facendo valutazioni, questo è un mese particolare, ma mi reputo comunque contento della rosa attuale. Normale, poi, che nelle valutazioni con il club si cerchi di puntellare laddove ci potrebbe servire. Criscito? Mimmo è una bandiera come Sturaro: e poi è un mancino che può giocare terzino o in una difesa a tre. Coda? Nell’anno nuovo Massimo dovrà essere un valore aggiunto, a inizio partita o a gara incorso, come tanti altri compagni. Ho bisogno di tutti, lui rappresenta una risorsa fondamentale per questa squadra. La sua storia parlada sola, ha fatto la differenza e tanti gol nella categoria. Gli serve lavorare e stare bene fisicamente. Fondamentali volontà ed ambizioni, e lui nel suo cuore le ha entrambe".

LA CLASSIFICA -"In testa alla B ci siamo io, Fabio Grosso e Filippo Inzaghi? Ognuno con le sue caratteristiche, ma ci accomuna la voglia matta di vincere. Da ex attaccante top, devo ammettere che il mio ruolo oggi è in crisi? Il calcio è cambiato. Penso a quando c’erano Toni, Pippo Inzaghi, Vieri, Iaquinta e tanti altri: credo che la prima punta fisica tornerà di moda, perché l’attaccante centrale fa giocare bene le squadre. I giocatori si sono liberati anche grazie ai risultati, che danno entusiasmo ed allegria. Ma questo gruppo ha potenzialità importanti: tecniche, fisiche e, soprattutto, umane. Si parte già da basi solide. Adesso continuiamo a martellare forte", ha concluso Gilardino.

 

 

 

 

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