"Il cuore è diviso a metà, ma per 90 minuti tiferò solo Frosinone".
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Roma-Frosinone, parla Stirpe: “Non siamo la vittima sacrificale della Serie A. Vorrei Dzeko…”
Le dichiarazioni del presidente del Frosinone, dichiarato tifoso della Roma: "Di Francesco non ha colpe. Noi abbiamo bisogno di punti..."
Parola di Maurizio Stirpe. Poco più di sei ore e sarà Roma-Frosinone, match valido per la sesta giornata del campionato di Serie A. Intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' alla vigilia della sfida in programma alle ore 21 allo stadio Olimpico, il presidente del Frosinone, dichiarato tifoso giallorosso, ha detto la sua sul momento della squadra allenata da Moreno Longo.
"Abbiamo bisogno di punti e vogliamo dimostrare, come con la Juve, di non essere la vittima sacrificale del torneo. La crisi della Roma? Ha cambiato tanto, ringiovanendo molto la squadra. Servirà tempo per tornare ai livelli della scorsa stagione, ma Di Francesco non ha colpe: è l’allenatore giusto. Chi sarà decisivo? Spero un romano e romanista come Soddimo. Se potessi, ruberei Dzeko alla Roma: un bomber così ci farebbe comodo...", ha detto Stirpe.
SU FRANCO SENSI -"Un mecenate. Presidenti come lui non ce ne sono più nel calcio di oggi. Amava la Roma, ma cercava di aiutare anche i club delle categorie inferiori. È stato fondamentale nel mio primo anno: ci ha aiutato con gli sponsor, con due amichevoli tra Frosinone e Roma. Io tifoso giallorosso da 50 anni? Ho visto la prima partita all'Olimpico nel 1968. Era la Roma di De Sisti. Nessuno mi ha fatto impazzire come Totti. Francesco arriverà al top anche da dirigente. Che gioia lo scudetto del 2001, quell'anno non mi sono perso una partita. Sensi mi diceva sempre: 'Sei l'unico in tribuna d'onore con la sciarpa giallorossa al collo'", ha concluso.
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