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Empoli, Carli: “Felice, a Firenze un’impresa. Non dobbiamo ancora sentirci salvi”

Empoli, Carli: “Felice, a Firenze un’impresa. Non dobbiamo ancora sentirci salvi”

Le parole del direttore generale dell'Empoli: "Questa vittoria ci fa salire in classifica ma soprattutto ci dà morale, non abbiamo mai perso la testa".

Mediagol7

"Il calcio è fatto di grandi gioie e di delusioni. Io sono contento per il mister e per i ragazzi, hanno sofferto nel corso della stagione, ma alla fine si sono meritati questa grande impresa".

Parola di Marcello Carli. Il direttore generale dell'Empoli, intervistato ai microfoni de 'Il Tirreno', ha detto la sua sulla lotta salvezza dopo la vittoria in campionato contro la Fiorentina di Paulo Sousa: 1-2 è il risultato finale maturato sabato pomeriggio all'Artemio Franchi di Firenze.

"Se fai sette sconfitte ci metti un po' del tuo. Io li ho sempre visti allenarsi bene e sapevo che avremmo potuto fare qualcosa di buono, questa è una gran bella vittoria perché ci da tre punti importanti per la salvezza visto che non dobbiamo sentirci salvi. Poi è una vittoria importante per la nostra gente: per noi vincere a Firenze è tanta roba e ci ha fatto passare una grande giornata - ha dichiarato Carli -. Dopo Pescara, quando tutti erano delusi, io ero convinto che quel pareggio ci avrebbe in qualche modo risvegliati; ero convinto che avremmo fatto una grande partita anche se mai mi sarei immaginato di vincere all'ultimo minuto come è accaduto. Questa vittoria ci fa salire in classifica ma soprattutto ci dà morale, non abbiamo mai perso la testa, queste sono vittorie che ci danno soddisfazione".

Sul rigore -"Il rigore l'ho visto dopo, le partite di solito le guardo in panchina ma sabato ero già rientrato nello spogliatoio per la tensione. A Pasqual vanno fatti solo i complimenti, perché si è comportato da professionista. Il rigore lo ha calciato un ragazzo speciale, che per me ha vissuto una giornata fantastica, perché è stato applaudito da tutti i suoi ex tifosi e al 93' si è preso la responsabilità di tirare un rigore pesantissimo", ha concluso il dirigente azzurro.