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Coronavirus, Sileri: “Ripresa affrettata, problemi anche a porte chiuse. Protocollo FIGC? Vi dico la mia”

UDINE, ITALY - MARCH 08:  A general view inside the stadio Friuli before the Serie A match between Udinese Calcio and  ACF Fiorentina at Stadio Friuli on March 08, 2020 in Udine, Italy.  (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, dice la sua in merito alla ripresa dei campionati a seguito dell'emergenza Coronavirus

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Parla Pierpaolo Sileri.

L’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus in Italia sta avendo importanti conseguenze nel mondo dello sport, dove le attività agonistiche sono state bloccate fino a data da destinarsi. Nei giorni scorsi si è iniziato a parlare di una possibile ripresa dei campionati, soprattutto in merito alle categorie professionistiche, ma, ad oggi, i vertici del calcio non sembrano avere ancora trovato un punto d’incontro, in attesa che il Governo italiano si esponga in tal senso emettendo disposizioni ufficiali.

Il viceministro della Salute del Governo italiano, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, ha parlato di tempistiche e modalità di ripresa dei campionati.

"Il numero dei contagi scende, come quello in terapia intensiva, per questo l’opera di contenimento sta avendo l’effetto desiderato. Pensiamo alla fase 2. Bisognerà sempre tenere la distanza sociale e l’uso della mascherine. Il problema sono gli sport di gruppo perché tornare alla normalità dipenderà soprattutto dai focolai che si osserveranno nelle prossime settimane. Serve una posizione scientifica sul calcio, gli stadi non possono riaprire al pubblico. È verosimile far ripartire il calcio a porte chiuse, ma da medico dico che potrebbe esserci comunque qualche problema. Niente spettatori, ok, ma i calciatori entrerebbero in contatto tra loro. Il protocollo è stato stilato in maniera appropriata, ma aspetterei ancora un po’ di tempo per valutare l’andamento del’epidemia. Il numero di tamponi necessario potrebbe essere più alto di 1.400. Per quanto riguarda gli stadi, invece, è un problema relativo perché se non ci sono i tifosi non ci sarebbero rischi da questo punto di vista. Dove giochi giochi, va bene uguale. Il 4 maggio è la data di apertura prevista, ma avremo bisogno di adottare delle misure di sicurezza come la distanza sociale e le mascherine. Lo sport individuale si potrà praticare anche a livello amatoriale, ma non più di 40 minuti".

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