Carlo Pellegatti stila un bilancio della stagione del Milan.
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Milan, senti Pellegatti: “Per puntare allo scudetto servono due giocatori”
Il bilancio di Carlo Pellegatti sulla stagione del Milan
Un inizio con il freno a mano ed un finale di stagione sorprendente, a discapito dello stop dettato dall'emergenza Coronavirus, che ha sconvolto i piani di tutte le squadre di Serie A. La compagine di Stefano Pioli ha reagito meglio di tante altre alle insidie di una annata al di là di ogni aspettativa. 66 i punti conquistati, che hanno regalato ai rossoneri il sesto posto della classifica e, dunque, la qualificazione in Europa League. Il noto giornalista sportivo, nonché ex telecronista, in un'intervista rilasciata a Milannews.it, ha dato un voto al percorso in campionato del club di Milano.
"Io - dice Pellegatti - darei un 7 figlio di un 8 nel campionato che ha seguito la forzata sosta per il Coronavirus e di un 6 precedente allo stop della stagione. Nel 2019 il Milan avrebbe probabilmente meritato anche un 5, ma i primi due mesi del 2020 hanno visto una buona ripresa che giustificano la sufficienza. Il giocatore che secondo me ha meritato l’oscar di miglior giocatore è Gigio Donnarumma. Ha regalato al Milan almeno 10 punti e quindi secondo me è stato il giocatore che ha avuto il rendimento più costante dall’inizio alla fine. Il suo futuro è una priorità per il Milan. Rinnovo? Dicono se ne discuterà a fine estate, anche se sarebbe insopportabile andare avanti con queste discussione fino ad ottobre. Gigio è fondamentale per il Milan del futuro".
"Rebic? Non mi aspettavo un simile rendimento. Inizialmente ho visto un giocatore poco motivato e anche un po’ indolente. Dopo Natale si è autotrasformato anche se sicuramente l’arrivo di Ibrahimovic lo ha aiutato a crescere. Zlatan sarà fondamentale anche nella prossima stagione. E’ un fatto indubbio. Che io sappia non ci sono ancora micropassi nella conclusione della trattativa, ma sono convinto che si chiuderà felicemente. Il 24 il Milan riprenderà gli allenamenti. Non credo che la squadra ricominci senza il contratto firmato da Ibrahimovic. Io voglio credere che lo svedese sarà a disposizione di Stefano Pioli. Bisogna solo sedersi ad un tavolo, parlare e firmare".
A proposito, invece, delle mosse di mercato dei rossoneri: "Bakayoko - continua Pellegatti - potrebbe essere il nome giusto come alternativa a Kessiè, non come alternativa a Bennacer. Se l’algerino, infatti, ipotizziamo che non sia disponibile per una partita, il Milan perderebbe il proprio ‘brain power’ ovvero il proprio cervello calcistico. Potrebbe mettere insieme Bakayoko e Kessiè ma sarebbe un centrocampo troppo muscolare. Io personalmente andrei a cercare un’alternativa a Bennacer oltre all’arrivo di Bakayoko o in sostituzione del ritorno di quest’ultimo in rossonero. Se dovessi intervenire sul mercato andrei a colmare il gap in alcuni ruoli. Per quanto riguarda il terzino spero in Aurier, a centrocampo spero che arrivi qualche profilo interessante mentre per quanto riguarda l’attacco si continua a ripetere che in caso di conferma di Ibrahimovic non dovrebbe arrivare nessun’altro a meno che non sia una vera e propria opportunità".
"Perso Tonali, che secondo me era un giocatore ideale per la rosa rossonera, a centrocampo valuterei un profilo per rinforzare la fascia destra. In questo senso, quindi, punterei su Chiesa o Bernardeschi. Il primo è un profilo che ha freschezza, senso del gol ed è milanista oltre che essere un grande giocatore. Il secondo, invece, perchè è da anni in un club del livello della Juventus e quindi farebbe fare un salto di qualità alla squadra. Per costruire un Milan più forte e che possa lottare per lo scudetto, questi sono i nomi giusti. La squadra non si deve limitare alla qualificazione alla Champions League. La squadra deve lottare per vincere, sapendo che può ambire ai massimi livelli. Con una squadra con Chiesa o Bernardeschi oltre a Calhanoglu e Rebic dietro Ibrahimovic, si può anche pensare - conclude Pellegatti - allo scudetto".
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